Alcuni ebrei di Svizzera, Germania, Austria e Israele hanno invitato il governo dello stato ebraico a un cambiamento radicale della sua politica. In un appello lanciato in rete chiedono la fine dell'occupazione, della colonizzazione e del blocco dei Territori palestinesi.
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L’iniziativa, che può essere sottoscritta in Internet, è sostenuta dall’ONG svizzera Voce ebraica per una pace giusta tra Israele e Palestina (JVJP) e si rivolge ai 13 milioni di ebrei nel mondo. «Direttamente o indirettamente siamo tutti responsabili di ciò che accade nella regione», per il semplice fatto che abbiamo un legame con lo Stato ebraico, ha detto uno dei 23 promotori, Jochi Weil-Goldstein.
Lanciato congiuntamente in quattro paesi, questo appello non troverà probabilmente molti sostenitori tra i 18’000 ebrei residenti in Svizzera, precisa l’ex ambasciatore Philippe Lévy. Ma il fatto stesso che alcuni rappresentanti della diaspora e di Israele abbiano alzato la voce potrebbe giocare un ruolo importante in futuro.
Questa azione di sensibilizzazione e protesta giunge tuttavia in un momento di incertezza per il paese dove, dopo le elezioni anticipate di metà febbraio, si profila la costituzione di un governo di destra, guidato da Benjamin Netanyahu.
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