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Bellinzona, Comune d’Europa

La capitale ticinese sfoggia con orgoglio le sue stelline di comune d'Europa picswiss.ch

Con la posa dei cartelli stradali blu col cerchio di stelle gialle, Bellinzona ha sancito la sua presenza attiva in seno alla sezione svizzera del Consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa.

La capitale ticinese è l’ultimo esempio svizzero di come si diventa «Comune d’Europa» senza far parte dell’Unione europea.

Giovedì 22 luglio la capitale ticinese ha inaugurato la segnaletica “Comune d’Europa”, con la posa di cinque cartelli stradali nelle principali entrate della città.

Ha sottolineato in questo modo la sua presenza nella sezione svizzera del Consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa (ASCCRE).

Consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa

Spesso li vediamo all’entrata dei villaggi e delle città. Parliamo dei pannelli blu con la scritta “Comune d’Europa” abbinata al celebre cerchio con le 12 stelline gialle, simbolo dell’Europa unita.

Ma spesso ignoriamo il loro significato. «Vuole dire che la mia città ha aderito all’Unione europea e che si separa dalla Svizzera?», chiede Marco, 12enne di Chiasso, incontrato per caso in una piazza del suo comune.

Niente di tutto questo. Per poter esporre pubblicamente il label “Comune d’Europa” occorre essere membri del Consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa (CCRE).

Una storia che comincia a Ginevra

Creato nel 1951 a Ginevra, il CCRE aveva come scopo principale la riconciliazione dei cittadini europei in seguito agli orrori della Seconda Guerra mondiale, promovendo in particolare i gemellaggi fra i comuni.

Oggi questo organismo si batte per la salvaguardia delle sovranità locali e rappresenta i comuni e le regioni presso il Consiglio d’Europa e l’Unione europea (UE). Più di 100’000 mila comuni e regioni di 32 Paesi europei (più Israele) fanno parte del CCRE, presieduto attualmente da Valéry Giscard d’Estaing, ex capo di Stato francese.

Per diventare membro del CCRE un comune non deve quindi situarsi in uno degli Stati dell’UE. Infatti circa 370 comuni elvetici hanno aderito alla sezione svizzera del CCRE. Non tutti però hanno voluto esporre pubblicamente il label “Comune d’Europa”.

Bellinzonesi molto attivi

Nella sezione svizzera del CCRE il primato spetta al Ticino: ben 100 comuni ticinesi sono membri dell’associazione (un po’ di meno se si tiene conto delle aggregazioni comunali avvenute negli ultimi due anni). A titolo di paragone nel Canton Zurigo si contano sette membri e a San Gallo appena cinque.

Il fatto può sorprendere, visto che negli ultimi anni i cittadini ticinesi non hanno dimostrato particolare attrazione per l’Europa. Nel 2000 il Ticino e Svitto furono gli unici cantoni a rifiutare gli Accordi bilaterali con l’Unione europea.

Da anni attiva nella sezione svizzera del CCRE, Bellinzona ha deciso di posare la segnaletica “Comune d’Europa”. Un atto soprattutto simbolico, come ha sottolineato il sindaco Brenno Martignoni.

«Bellinzona dimostra di riconoscersi nella tradizione e nella storia dell’Europa, verso cui ha qualcosa da dire e da dare, ma anche da ricevere», ha dichiarato il sindaco.

«Occorre varcare i confini e partecipare alle dinamiche europee», ha affermato dal canto suo Cristiana Storelli, bellinzonese, già vicepresidente del CCRE e tuttora membro attivo dell’associazione. La signora Storelli partecipa a diversi progetti del CCRE. Attualmente è impegnata col programma «Città di uguaglianza» che promuove l’uguaglianza uomo-donna a livello locale.

E sempre un bellinzonese, l’ex vicesindaco Dario Ghisletta, è uno dei rappresentanti svizzeri in seno al Congresso dei poteri locali e regionali d’Europa, un organismo che si occupa in primo luogo di sviluppare le strutture democratiche nei paesi dell’Est in cui il processo di democratizzazione è tuttora molto fragile.

swissinfo, Nenad Stojanovic, Bellinzona

Il CCRE è stato fondato a Ginevra nel 1951
Il CCRE conta oltre 100’000 membri in 33 Paesi
Oltre 370 comuni svizzeri hanno aderito all’iniziativa, di cui 100 in Ticino

La Città di Bellinzona ha inaugurato i cartelli stradali “Comune d’Europa”; da anni partecipa attivamente al Consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa (CCRE).

Solo i comuni membri del CCRE possono ottenere il label europeo.

Sono molti i comuni ticinesi ad essere attivi nell’associazione, malgrado lo scetticismo dei suoi cittadini verso l’UE.

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