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Bilanci contrastanti della sessione primaverile

La sessione primaverile è oramai chiusa; prossimo appuntamento il 30 maggio Keystone

Al termine della sessione primaverile delle camere federali, la sinistra ne traccia un bilancio positivo, mentre la destra si dichiara meno soddisfatta.

I grandi temi in discussione sono stati la politica degli stranieri e dell’asilo, il dibattito sull’oro della Banca nazionale, gli assegni per i figli e il programma d’armamento.

La sessione primaverile delle camere federali è stata caratterizzata da un’insolita alleanza in Consiglio Nazionale fra il partito di destra UDC (Unione democratica di centro) e la sinistra, che insieme hanno respinto il programma d’armamento 2004.

Il tema aveva fatto più volte la navetta fra le due camere, senza che le divergenze potessero essere appianate.

Il penultimo giorno della sessione, la camera del popolo ha rifiutato anche il compromesso proposto dalla Conferenza di conciliazione. Per differenti motivi, destra e sinistra si erano opposte al programma di armamento ed hanno avuto la meglio sullo schieramento dei partiti di centro favorevoli al progetto.

Per i risparmi e contro i militari svizzeri all’estero

Inutilmente, i rappresentanti di liberali e democristiani hanno difeso fino alla fine il programma, il cui costo totale si aggirava attorno ai 647 milioni di franchi. Particolarmente contestato era il previsto acquisto di due aerei da trasporto per le missioni all’estero dell’esercito svizzero.

Il partito socialista (PS) si è opposto al progetto prevalentemente per motivi di risparmio. Secondo il presidente del partito Hans-Jürg Fehr, “il periodo non si presta a una spesa così ingente per un potenziamento dell’armamento la cui necessità è messa in dubbio”.

“Mi auguro che Samuel Schmid sappia trarre da questa decisione le dovute conclusioni: egli deve discutere con noi e i partiti di centro a proposito dello sviluppo dell’esercito”, ha aggiunto Fehr.

Per il presidente dell’UDC, Ueli Maurer, il rifiuto del programma di armamento 2004 è un passo importante verso lo smantellamento delle missioni militari elvetiche all’estero, che il suo partito richiede da sempre.

L’UDC auspica però che “il Consiglio federale presenti entro il mese di giugno un progetto alleggerito, in modo da poterlo approvare”.

Centro sbigottito

Doris Leuthard, presidentessa del partito democristiano svizzero (PPD), deplora la decisione: “Non era mai successo nella storia del parlamento che il ministro responsabile venisse sconfessato dal suo partito e che ci ritrovassimo senza un programma d’armamento per il prossimo anno”.

Leuthard ha inoltre ricordato che il popolo ha votato in favore delle missioni della Svizzera all’estero.

Dal canto suo, Felix Gutzwiller, presidente del Partito radicale democratico (PRD), ricorda che gli Svizzeri hanno accettato con una maggioranza di due terzi il nuovo Esercito XXI. Un’organizzazione a cui Gutzwiller ritiene si debbano mettere a disposizione i mezzi necessari per agire efficacemente.

“L’immagine data è completamente falsata, perché il nostro esercito di milizia ne esce destabilizzato”, ha affermato.

Decisione sociopolitica

Doris Leuthard trae in generale un bilancio positivo dalla sessione: “Sono estremamente soddisfatta. Siamo riusciti a far passare in Consiglio Nazionale il nostro progetto di legge che prevede un assegno per ogni figlio”.

Il progetto prevede un assegno familiare di almeno 200 franchi al mese per ogni figlio e di 250 per ogni giovane in formazione. Questa soluzione comporterà un incremento dei costi di 890 milioni di franchi l’anno.

Anche il presidente del PS Fehr parla di un “bilancio complessivamente positivo”. L’allacciamento della Svizzera alla rete europea di alta velocità, la riduzione dei premi dell’assicurazione malattia per bambini e giovani in formazione e la fissazione di assegni familiari unitari sono “tre decisioni molto importanti”, in sintonia con il pensiero del partito.

L’UDC non è invece per niente d’accordo con la decisione risicata a favore degli assegni familiari: “Ci costerà ulteriore denaro. A mio parere si tratta della decisione più importante contro ciò a cui noi aspiriamo”, sottolinea Ueli Maurer.

Tranne la votazione sul programma di armamento 2004, l’UDC stila un bilancio “non molto positivo”.

Il PRD definisce la sessione “finora come positiva”, secondo quanto affermato da Gutzwiller. Riguardo alla sconfitta di misura sul tema degli assegni familiari e il No al programma di armamento, il partito esprime tuttavia un forte rammarico: “In quest’ottica la sessione non è stata particolarmente coronata da successo per il Parlamento”, ha concluso.

swissinfo, Christian Raaflaub
(traduzione: Anna Passera)

Le Camere federali hanno discusso di alcuni importanti temi durante le tre settimane della sessione primaverile.

Il Consiglio nazionale (Camera del popolo) si è chinato in particolare sull’utilizzo dei proventi della vendita dell’oro della Banca nazionale destinati alla Confederazione, sugli assegni familiari per i figli e sul programma d’armamento 2004.

Al Consiglio degli Stati (Camera dei cantoni) si è invece dibattuto della Legge federale sulla radio e televisione (LRTV), del programma di risanamento 2004, degli stranieri e della legge sull’asilo.

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