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Bill Clinton in visita a Berna

Clinton ha sfoderato tutto il suo charme mercoledì sera a Berna. Keystone

L'ex presidente statunitense è giunto mercoledì a Berna per una visita lampo.

Parlando a un simposio, Clinton non ha risparmiato le critiche alla politica estera del suo successore, George Bush.

Accoglienza entusiastica per Bill Clinton mercoledì sera al Kursaal di Berna, dove l’ex presidente degli Stati Uniti ha tenuto un discorso di circa mezz’ora sul tema «Capire la nostra umanità comune: sicurezza e prosperità nel 21esimo secolo».

Il pubblico scelto, che per ascoltarlo aveva sborsato 1’280 franchi, ha interrotto l’allocuzione a più riprese con nutriti applausi e gli ha riservato due standing ovations.

L’incontro era organizzato da una società di consulenza specializzata nell’immobiliare, nel marketing e nella pubblicità.

Non solo politica

Clinton non si è fatto pregare per tessere le lodi della Confederazione, dicendo di essere «sempre stato affascinato dalla Svizzera, dalla sua storia e dalla sua democrazia» e sottolineando il ruolo della Confederazione quale sede delle organizzazioni internazionali.

«Il vantaggio di non essere più presidente è che ho molto più tempo per viaggiare e che posso esprimermi liberamente nei posti dove vado. Lo svantaggio è però che nessuno più mi ascolta», ha ironicamente affermato.

L’ex capo di stato Usa ha pure evocato le sue operazioni a cuore aperto e la sua famiglia. Ha parlato del suo impegno umanitario in veste di inviato speciale dell’ONU per il dopo-tsunami e della Fondazione che porta il suo nome, attiva nella lotta contro l’AIDS nei paesi in via di sviluppo.

Critiche pacate a George Bush

Non sono inoltre mancate le critiche, seppur in toni pacati, nei confronti dell’amministrazione Bush.

«Se voi credete come lo credo io che il mondo sia interdipendente, capirete che una politica basata solo sulla sicurezza non è sufficiente per garantire il futuro nostro e dei nostri figli, a meno di non voler uccidere, imprigionare o occupare ogni potenziale nemico».

A suo avviso, creare istituzioni di cooperazione, come la Corte penale internazionale alla quale George W. Bush si oppone fermamente, permetterebbe di prevenire alcuni conflitti. «La gente sarebbe meno portata a pensare che ha qualcosa da guadagnare uccidendosi a vicenda», ha aggiunto.

Niente shopping nel centro di Berna

L’illustre ospite non ha avuto il tempo di fare acquisti nei negozi del centro storico: a causa del maltempo il suo aereo è infatti atterrato nel pomeriggio a Zurigo-Kloten invece che a Berna-Belp.

In vista del suo arrivo nella città federale erano già stati presi in considerazione alcuni negozi e una confetteria, nel caso al 42esimo presidente americano fosse venuta voglia di cioccolato svizzero.

Clinton si è così trasferito direttamente dall’aeroporto all’hotel Allegro Grand Casino Kursaal, albergo a quattro stelle con vista sulla città vecchia, per prepararsi al discorso serale nella suite riservatagli.

I bernesi non si erano comunque mobilitati più di quel tanto per l’arrivo dell’ex inquilino della Casa Bianca, sebbene i media avessero ampiamente riferito delle sue intenzioni di farsi una passeggiata nel centro. Nelle strade cittadine non c’era più animazione del solito.

Misure di sicurezza non eccezionali

Per l’occasione la polizia comunale aveva predisposto un dispositivo di sicurezza come per una regolare visita di Stato, ha indicato una portavoce, precisando che le forze dell’ordine bernesi hanno collaborato «con i Servizi di sicurezza della Confederazione e con gli americani».

Misure speciali come per esempio quelle predisposte lo scorso anno in occasione della visita del Papa non erano previste: Clinton non è più alla Casa Bianca e la sua è una semplice visita privata, ha aggiunto la portavoce.

swissinfo e agenzie

Bill Clinton è stato il 42esimo presidente degli Stati Uniti
Per la prima volta fu eletto nel 1992 e poi confermato per un secondo mandato nel 1996. È il primo esponente dei Democratici ad essere stato rieletto negli ultimi sessant’anni.
Successore di Clinton, nel 2001, è stato l’attuale presidente George Bush.

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