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Contro i trasporti assurdi di rifiuti

Il direttore dell'Iniziativa delle Alpi Alf Arnold con il "Sasso rosso del diavolo", il premio simbolico assegnato dall'organizzazione ambientalista Keystone

Quest'anno, l'Iniziativa delle Alpi ha assegnato il "premio dei trasporti assurdi" all'azienda di incenerimento di rifiuti di Trimmis, nel canton Grigioni.

L’organizzazione ambientalista critica la crescente importazione di rifiuti, in aumento del 25 per cento, e rivendica un coordinamento della politica di smaltimento.

Quest’anno il «Sasso rosso del diavolo» – il poco ambito premio assegnato dall’Iniziativa delle Alpi per i trasporti più «assurdi» – è andato ad un’azienda del canton Grigioni, la KVA di Trimmis, vicino a Coira.

La società grigionese, che gestisce un impianto di incenerimento, si trova al centro di un traffico poco razionale di immondizia, nel quale sono coinvolte diverse altre aziende private e pubbliche.

Da un lato, infatti, tonnellate di rifiuti vengono trasportati dalla Germania meridionale, e anche dal Ticino, nei Grigioni. Dall’altro, la spazzatura dell’Alta Engadina viene invece trasportata nel canton Glarona.

È un chiaro esempio di trasporti assurdi e inaccettabili, ha affermato l’organizzazione ambientalista nel corso di una conferenza stampa tenuta lunedì a Berna.

Turismo della spazzatura

Dallo scorso 26 settembre, due o tre autocarri carichi di rifiuti partono ogni giorno feriale dai dintorni di Stoccarda e da altre zone del sud della Germania in direzione di Trimmis.

«Per ragioni economiche» verrebbero così importate via strada 10’000 tonnellate di spazzatura all’anno.

Oltre al carico ambientale legato all’incenerimento, questi trasporti provocano un aumento del traffico stradale, del rumore e dei gas di scarico, senza teneri conto dei costi a livello finanziario

In senso inverso, e passando proprio per Trimmis, i Grigioni spediscono oltre 20’000 tonnellate dei loro rifiuti urbani all’impianto di incenerimento di Niederurnen, nel canton Glarona.

La spazzatura viaggia per diverse strade in direzione di Glarona: dall’alta Engadina 10’000 tonnellate sono caricate dapprima su convogli ferroviari e poi sono trasbordate su autocarri. Altre 9’000 tonnellate arrivano via strada o per ferrovia dall’Oberland grigionese.

Anche il canton Ticino

Altri rifiuti hanno invece come destinazione Zurigo: circa 500 tonnnellate sono spedite su camion dalla Valle Monastero fino a Hinwil.

Nell’elenco di cattivi esempi non manca il Ticino, da dove vengono trasportate ogni anni 110’000 tonnellate di immondizie agli impianti di incenerimento di Zurigo e Turgovia, principalmente per via ferroviaria.

I rifiuti ticinesi – indica l’Iniziativa – rappresentano circa l’l’1 per cento della quantità totale di merci trasportate in contenitori attraverso il Gottardo.

Dopo anni di dibattiti politici e di tentativi infruttuosi, le autorità ticinesi non sono ancora riuscite a trovare una soluzione definitiva per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti accumulati ogni giorni in tutto il cantone.

Coordinamento della politica

Denunciando questi trasporti, l’organizzazione ambientalista ha chiesto che si attui una pianificazione della politica di smaltimento dell’immondizia a livello nazionale e si coordini l’impiego degli inceneritori.

Criticando tra l’altro il crescente aumento delle importazioni di rifuti, salito del 25% soltanto nel 2004, l’Iniziativa punta il dito soprattutto contro la Confederazione, i cantoni ed anche gli impianti di incenerimento.

L’anno scorso la spazzatura importata dall’estero ha raggiunto 80’000 tonnellate. Nel 2005 dovrebbe addirittura sfiorare le 200’000 tonnellate.

swissinfo e agenzie

Fondata nel 1989 da ecologisti e militanti di sinistra, l’associazione dell’Iniziativa delle Alpi si batte per una migliore protezione dell’ambiente nell’arco alpino.
Nel 1994 è riuscita a far accettare dal popolo svizzero una modifica della Costituzione che vieta la costruzione di nuovi assi stradali attraverso le Alpi e impone al governo di fare il possibile per trasferire il traffico di transito dalla strada alla ferrovia.
Ogni anno l’organizzazione ambientalista assegna il “Sasso rosso del diavolo”, un premio simbolico volto a denunciare trasporti stradali considerati inutili in Svizzera.
I primi tre “laureati” sono stati la Latteria centrale del canton Argovia, Nestlé Waters e Délifrance.
Quest’anno il premio per il traffico assurdo di merci è stato attribuito all’azienda di incenerimento di Trimmis.

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