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Crash Crossair: confermato errore umano

Jean Overney capo dell'ufficio infortuni aeronautici Keystone

Il comandante moldavo aveva preso psicofarmaci e disinserito il pilota automatico.

Come prima conseguenza di quanto emerso, l’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC) raccomanda di mantenere sempre il pilota automatico inserito dopo il decollo.

Aveva preso uno psicofarmaco che riduce le capacità di orientamento il pilota del Saab 340 della Crossair schiantatosi il 10 gennaio 2000 a Nassenwil (ZH) poco dopo il decollo da Zurigo-Kloten, con un bilancio di 10 morti. Al momento dell’incidente inoltre il pilota automatico del velivolo era disinserito.

L’utilizzo del pilota automatico non è obbligatorio, ma avrebbe probabilmente evitato al pilota di perdere l’orientamento e quindi di schiantarsi a terra, sottolinea l’Ufficio d’inchiesta sugli infortuni aeronautici (UIIA) nel suo rapporto sull’incidente presentato venerdì a Kloten.


Il rapporto dell’UIIA ha del resto confermato la notizia, già anticipata lo scorso week-end dalla stampa domenicale, secondo la quale il pilota moldavo Pavel Gruzin si trovava sotto l’influsso del «Phenocepan», un calmante simile al Valium prodotto in Ucraina ed ottenibile solo su ricetta medica.

Nelle tasche del pilota è stato trovato un pacchetto di questi tranquillanti e tracce del principio attivo sono state scoperte nei suoi tessuti muscolari.

Il medicinale ha influito sulle capacità del comandante di analizzare la situazione, sottolinea il rapporto dell’UIIA. Un’altra conferma che arriva dal rapporto riguarda la carente istruzione del pilota moldavo alle procedure di volo occidentali.

Grosse differenze di sistemi

Oltre alla probabile perdita di orientamento causata dal tranquillante, all’origine dell’incidente vi potrebbe quindi essere anche il fatto che per i piloti istruiti secondo i sistemi russi il modo di leggere l’orizzonte artificiale è diametralmente opposto rispetto a quanto avviene in Occidente.

Il comandante del Saab 340 avrebbe quindi potuto confondere l’alto col basso. L’aereo si schiantò in effetti a testa in giù in un campo di Nassenwil, dopo che il pilota, invece di girare verso sinistra, aveva compiuto una virata a destra.

I piloti erano stati sì istruiti da Crossair con il metodo occidentale, ma è possibile che in una situazione di stress si sia innescato nel comandante un riflesso psicologico involontario che lo ha fatto ritornare improvvisamente a gesti e manovre del passato.




swissinfo e agenzie

Nelle tasche del comandante è stata trovata una confezione aperta di «Phenocepan».
Tracce dello psicofarmaco anche nel corpo.
Il sistema di pilotaggio in Russia è molto diverso dal nostro.
Il comandante e il copilota non parlavano la stessa lingua. Non erano in grado di comunicare in tedesco e l’inglese del comandante era molto limitato.

Il comandante dell’aereo Crossair che si schiantò nel gennaio 2000 nei pressi di Kloten aveva ingerito un tranquillante simile al Valium. Il pilota automatico non era inserito e in cabina ci possono essere stati problemi di lingua tra i due piloti.

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