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Credit Suisse e UBS obbligate a più liquidità

Il nuovo regolamento elaborato dall'Autorità di sorveglianza dei mercati finanziari insieme alla Banca nazionale e ai due grandi istituti svizzeri prevede un aumento considerevole delle liquidità per evitare che le banche mettano a repentaglio l'economia del paese in caso di crisi finanziaria grave.

Dal 30 giugno 2010, gli istituti che presentano un rischio sistemico dovranno essere in grado di coprire i deflussi per almeno 30 giorni. Lo indica una nota dell’Autorità di vigilanza sui mercati finanziari (Finma).

Il nuovo regime tiene conto delle iniziative di regolamentazione internazionali in materia, in particolare di quelle del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria.

L’inasprimento delle disposizioni per i grandi istituti finanziari – nel caso specifico UBS e Credit Suisse – è dovuto all’importanza sistemica di quest’ultimi per l’economia svizzera. Essi dovranno dimostrare alla Finma di soddisfare i nuovi requisiti per la prima volta a fine giugno e successivamente ogni mese.

Le disposizioni in materia di liquidità sancite nell’Ordinanza sulle banche, cui sono sottoposti anche i grandi istituti, risalgono al 1988 e da allora non sono mai state rielaborate in maniera approfondita, spiega la Finma, aggiungendo che tali disposizioni «risultano ormai insufficienti per garantire la resistenza alle crisi necessaria alle grandi banche svizzere che operano a livello mondiale».

Viste le turbolenze cui è stato sottoposto il settore negli ultimi anni, la disponibilità di liquidità adeguate è, oltre al capitale, un requisito imprescindibile per garantire la tenuta delle grandi banche e la stabilità del sistema finanziario. La Finma non dà indicazioni precise, ma spiega che le banche dovranno disporre di un livello di liquidità «considerevolmente superiore rispetto a quello richiesto dalle disposizioni vigenti».

Elemento cardine del nuovo regolamento è uno scenario di stress gravoso caratterizzato da una crisi generale sui mercati finanziari accompagnata da una perdita di fiducia dei creditori nella banca. Gli istituti dovranno essere in grado – in particolare grazie a un’adeguata riserva di attivi di prim’ordine – di coprire i deflussi stimati in tale scenario per una durata di almeno 30 giorni.

Tali requisiti dovrebbero garantire alle grandi banche e alle autorità il periodo di tempo minimo necessario per fronteggiare una situazione di crisi.

swissinfo.ch e agenzie

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