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Dimezzati gli utili della Julius Bär

Walter Knabenhans, presidente della direzione, spiega alla stampa li risultati del 2001 Keystone

Dopo un 2000 record, la banca privata zurighese ha visto l'utile netto consolidato scendere del 48 per cento a 225 milioni di franchi.

La contrazione dell’utile è conforme alle previsioni e il programma di riduzione dei costi sta già avendo effetto, ha indicato mercoledì l’istituto, che figura fra i valori guida del Swiss Market Index e che impiega 2399 persone.

Complessivamente i costi sono calati del 5 per cento, scendendo a 964 milioni: da notare in particolare una riduzione del 9 per cento delle spese del personale (per i bonus, addirittura del 44 per cento), nonostante un lieve aumento dell’organico.

Calo dei ricavi…

I ricavi non si sono sottratti alla flessione dei patrimoni della clientela: i proventi delle operazioni in commissione sono scesi a 1,05 miliardi (-19,7 per cento), mentre quelle di trading hanno fornito un gettito dimezzato a 94 milioni.

Complessivamente i ricavi d’esercizio sono scesi del 19 per cento a 1,4 miliardi. Alla fine del 2001 i mezzi propri del gruppo ammontavano a 1,5 miliardi e il loro rendimento (ROE) era sceso al 15 per cento.

Il private banking si è rivelato il settore operativo più stabile, riuscendo a limitare al 7 per cento la flessione di patrimoni in gestione (70 miliardi), un risultato che l’istituto giudica lusinghiero. L’utile della divisione è calato a 116 milioni.

…e contrazione dei fondi di investimento

Nel settore della gestione istituzionale i patrimoni della clientela ammontavano a 46 miliardi; la divisione ha generato un utile di 28 milioni. Nell’ambito dei fondi di investimento la contrazione è stata del 15 per cento a 27 miliardi, e l’utile è sceso a 53 milioni.

Particolarmente toccata dalla situazione dei mercati è la divisione brokerage, che anche a causa della realizzazione di uffici a Stoccolma ha subito una perdita di 7 milioni. Pure in decisa flessione – a 54 milioni – l’utile della divisione trading.

Speranze per il futuro

Julius Bär ha però fiducia nel futuro. «Congiuntamente al consolidamento che si profila nel settore patrimoniale, si prospettano opportunità di crescita che intendiamo sfruttare attivamente», ha dichiarato il presidente della direzione generale del gruppo, Walter Knabenhans, citato dal comunicato.

All’assemblea degli azionisti del 15 maggio il consiglio di amministrazione proporrà un dividendo ridotto del 42 per cento, pari a 7 franchi per azione al portatore e 1,40 per quella nominativa. La banca intende inoltre riacquistare sue azioni per 75 milioni, dopo un analogo programma appena concluso per 100 milioni.

swissinfo e agenzie

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