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Disoccupazione stabile

Per il secondo mese consecutivo, in marzo il tasso di disoccupazione in Svizzera è rimasto stabile al 2,6%. Alla fine del mese i senza lavoro erano 92'371, 2'101 in meno rispetto a febbraio.

Il leggero calo, stando a quanto indica lunedì il segretariato di stato dell’economia (Seco) è dovuto a motivi stagionali.

Le diminuzioni più forti si registrano quindi nei cantoni a vocazione turistica: in Vallese, dove il tasso è sceso dal 3,5 al 2,8 per cento, e in Ticino, dove è passato dal 4,0 al 3,4 per cento. In cifre assolute, fra Airolo e Chiasso agli uffici di collocamento erano annunciati 4’762 disoccupati, 764 in meno di febbraio. Nei Grigioni la diminuzione ha assunto un’ampiezza minore (-73 unità a 1’198), ma il tasso (1,3 per cento) è nettamente inferiore alla media elvetica.

Meglio piazzati dei Grigioni risultano solo Obvaldo e Nidvaldo (entrambi con un tasso dell’1,0), Appenzello Interno (0,8) e Uri (0,7 ). Il cantone con la disoccupazione più elevata rimane Ginevra (10’571 senza lavoro, 5,1 per cento della popolazione attiva), mentre il Giura (3,6 per cento), pur registrando un leggero calo di 0,1 punti percentuali, supera in classifica il Ticino e si piazza al secondo posto. Seguono Neuchâtel (3,3 per cento) e Vaud (3,3 per cento). Da notare che fra i cantoni almeno parzialmente latini solo Friburgo, con il 2,2 per cento, presenta un tasso di disoccupazione inferiore alla media elvetica.

Nella Svizzera tedesca

Tra i cantoni svizzeri tedeschi il più toccato dalla mancanza di lavoro rimane Zurigo (3,0 per cento, con un aumento di 0,1 punti), che è anche la regione elvetica con il maggior numero assoluto di persone che timbrano (19’617).

Aumenti dei disoccupati (con variazioni del tasso che non superano comunque lo 0,1 per cento) si registrano anche a Zugo, Basilea Città, Appenzello Esterno e – in misura ancora più lieve – Sciaffusa, Argovia, San Gallo, Uri e Ginevra. Complessivamente quindi 16 cantoni presentano un numero di disoccupati in calo, nove in aumento, uno (Appenzello Interno) invariato.

Secondo le previsioni

L’evoluzione sintetizzata in questi dati ricalca le previsioni, ha spiegato Jean-Luc Nordmann, responsabile della Direzione lavoro presso il Seco. La contrazione della disoccupazione ha esclusivamente cause stagionali, poiché il mercato del lavoro zoppica dietro all’evoluzione generale dell’economia. Un miglioramento congiunturale dovrebbe essere rilevato nel secondo semestre, ma in pratica sarà compensato dalle ripercussioni, questa volta in negativo, degli effetti stagionali.

Nordmann stima per i mesi di ottobre, novembre e dicembre un numero di senza lavoro dell’ordine di 90’000, mentre in estate potrebbe essere vicino agli 80’000. Per l’insieme del 2002, il tasso dovrebbe essere del 2,5 per cento, superiore quindi alle precedenti previsioni del Seco. Secondo Nordmann ciò si spiega con i primi mesi dell’anno che, a causa di un ottobre congiunturale difficile, hanno registrato una disoccupazione elevata. Se l’economia non frenerà, a partire dall’anno prossimo i senza lavoro potrebbero scendere a 70’000.

swissinfo e agenzie

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