Prospettive svizzere in 10 lingue

Gli euro-pagamenti meno cari sono realtà

Un formulario unico per tutta la zona euro Keystone

L'introduzione di un'Area unica dei pagamenti in euro (SEPA) promette anche ai privati e alle imprese svizzere risparmi sulle operazioni transnazionali in euro.

Per l’adattamento dei sistemi elettronici agli standard SEPA, le banche svizzere hanno già investito 100 milioni di franchi.

Addio lunghe attese per i bonifici internazionali. Ora perché un versamento bancario vada a buon fine da un paese europeo all’altro ci vorranno al massimo tre giorni. Non ci sarà più alcuna differenza tra bonifici nazionali e transnazionali. È diventata infatti operativa l’Area unica dei pagamenti in euro (SEPA), che fissa regole comuni anche per gli addebiti diretti sui conti e per bancomat e carte di credito. Nei prossimi sei anni, la riforma dovrebbe produrre risparmi per oltre 120 miliardi di euro (197 miliardi di franchi), cifra che potrebbe quasi raddoppiare se la Sepa sarà usata come piattaforma per la fatturazione elettronica.

Sepa è stata adottata da 31 paesi europei, tra i quali la Svizzera. Il sistema rende i trasferimenti tra i diversi paesi europei più semplici, sicuri e convenienti. I bonifici SEPA potranno essere disposti e ricevuti da tutta la clientela in Europa, grazie alla nuova regolamentazione introdotta dall’Epc (Consiglio europeo dei pagamenti) e volta ad agevolare l’interoperabilità tra le diverse infrastrutture bancarie europee. Per i consumatori ciò si traduce nella possibilità di disporre bonifici in euro in qualsiasi luogo dell’Eurozona, con la stessa facilità e le stesse condizioni con cui si eseguono quelli nazionali.

Meno costi per i clienti

In Svizzera l’introduzione di SEPA ha richiesto investimenti pari a 100 milioni di franchi, ha indicato l’Associazione dei banchieri (ASB), onere che non sarà fatto ripercuotere sulla clientela, la quale, anzi, vedrà ridotte e perfino abolite le commissioni per pagamenti in euro.

La Banca cantronale di Zurigo (BCZ) ha infatti deciso di abolire tali commissioni per i suoi clienti privati e per le aziende. Il Credit Suisse ha ridotto la tassa a 2 franchi, contro gli attuali 5; l’UBS e le banche Raiffeisen stanno a loro volta pensando a una riduzione delle tariffe.

Tuttavia non tutte le banche sono entusiaste. In futuro potrebbero aggiungersi altre spese per il potenziamento dei sistemi, spese alle quali si aggiungono le perdite di guadagno legate al calo dei prezzi delle commissioni. «Mettere in funzione il sistema è complicato e costoso», ha spiegato a swissinfo Germain Hennet, portavoce di ASB. «Per le banche non è un buon affare, ma si tratta di una scelta che andava fatta per non perdere clienti e buona reputazione».

Impatto contenuto per le imprese

Le imprese elvetiche hanno accolto con favore il cambiamento, ma ritengono prematuro stabilire quali siano i benefici effettivi derivanti da SEPA.

«È difficile calcolare in termini reali l’ammontare dei benefici», ha detto a swissinfo Hans-Ulrich Bigler, direttore di Swissmem, l’associazione mantello dell’industria metalmeccanica ed elettrica svizzera. «Per noi i vantaggi maggiori consistono nella diminuzione dei costi amministrativi e nella velocizzazione e semplificazione delle operazioni. Ma non ci sarà un grande impatto sui risultati delle aziende».

Anche Nestlé, la multinazionale basata a Vevey, non si aspetta grandi ricadute: «Un’impresa attiva a livello internazionale come la nostra vede di buon occhio ogni sistema volto a semplificare i pagamenti», ha dichiarato a swissinfo il portavoce François-Xavier Perroud. «Ma i benefici saranno davvero modesti. Nei nostri conti non salteranno all’occhio».

swissinfo

Il Consiglio europeo dei pagamenti ha messo in cantiere il sistema di pagamento SEPA nel 2002.

SEPA è considerato l’ultimo passo verso la realizzazione di un mercato unico dei pagamenti in Europa. Segue l’introduzione della moneta unica – l’euro – avvenuta nel 2002.

Il nuovo sistema è stato adottato da tutti i 27 paesi dell’Unione europea e dai membri dell’Associazione europea di libero scambio (Svizzera, Liechtenstein, Norvegia e Islanda).

Entro il 2009, SEPA dovrebbe permettere gli addebiti diretti. A progetto concluso, cioè alla fine del 2010, i clienti avranno poi la possibilità di utilizzare le loro carte di credito e debito a tutti i bancomat e in tutti i negozi europei.

Attualmente, più di 4’000 banche ed istituzioni finanziarie hanno aderito a SEPA.

L’Unione europea è il più importante partner commerciale della Svizzera: assorbe il 62% delle esportazioni e rappresenta l’82% delle importazioni.
Dopo gli Stati uniti, la Svizzera è il più importante mercato d’esportazione per l’UE.
Circa 400’000 svizzeri vivono in paesi UE; sono invece 900’000 i cittadini europei che vivono in Svizzera. A questi si aggiungono 700’000 lavoratori frontalieri.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR