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Martedì nero per la borsa svizzera?

Dopo il no della Camera dei rappresentanti statunitense al piano di salvataggio di Wall Street, la giornata di martedì si annuncia difficile per la borsa svizzera e per quelle mondiali.

Già in forte calo la vigilia (-4,63%), lo Swiss Market Index dovrebbe registrare martedì un ulteriore pesante contrazione.

A subire maggiormente i contraccolpi del mancato accordo sul piano di salvataggio statunitense (228 voti contrari e 205 a favore) dovrebbero ancora una volta essere i titoli bancari. Lunedì l’azione UBS è crollata del 13,57% a 18,15 franchi, quella del Credit Suisse del 7,84% a 48,20 franchi e quella della Julius Bär del 6,8% a 54,85 franchi.

Il no al pacchetto ha fatto crollare la fiducia. L’insicurezza degli investitori cresce e a farne le spese saranno le banche, hanno in sostanza indicato diversi analisti.

Sul mercato asiatico le prime conseguenze non si sono fatte attendere. Martedì la borsa di Tokyio ha chiuso in forte ribasso. L’indice Nikkei ha terminato la seduta in calo del 4,12%.

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