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Esportazioni al ribasso

Con un allarmante -6,1 per cento, è proseguito anche in maggio il rallentamento del commercio estero svizzero. Rimane in attivo la bilancia commerciale.

In maggio l’export ha registrato una contrazione del 6,1 per cento, fissandosi a 11,13 miliardi di franchi. Per le importazioni, risultate pari a 10,26 miliardi di franchi, il calo ammonta al 10,5 per cento.

A parità di giorni lavorativi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, le importazioni sono diminuite del 6,2 per cento, le esportazioni si sono ridotte dell’1,6 per cento. La bilancia commerciale mensile è terminata con un’eccedenza di 878 milioni di franchi, più del doppio rispetto al maggio 2001. Le cifre sono state fornite dal Dipartimento federale delle finanze in una nota di lunedì.

Risultati per settore



Nel mese in rassegna, tutti i settori hanno segnato un calo, tranne l’industria delle confezioni (+10,8 per cento) e l’industria chimico-farmaceutica che ha segnato il passo (+0,7 per cento).

L’industria metalmeccanica ha registrato una flessione del 14,4 per cento, l’industria metallurgica un calo del 9,7 per cento, quella tessile una riduzione dell’8,5 per cento, il settore della carta e arti grafiche un- 8 per cento. Seguono il settore alimentare (-6,7 per cento), gli strumenti di precisione (-5 per cento), l’industria della plastica (-3,3 per cento) e l’orologeria (-2,5 per cento).

Fra i vari mercati, l’export verso l’Unione europea è diminuito del 7,8 per cento da un mese all’altro. Per la Germania è stata annunciata una contrazione del 16,1 per cento. Le vendite agli Stati Uniti sono diminuite del 3,9 per cento, quelle al Giappone del 19,5 per cento.

Bilancio dei primi mesi

Nei primi cinque mesi del 2002, le esportazioni sono scese del 3,4 per cento rispetto al periodo corrispondente dell’anno passato, attestandosi a 54,38 miliardi di franchi, mentre le importazioni si sono ridotte del 7 per cento a 52,7 miliardi. La bilancia commerciale si mantiene con un saldo attivo di 1,68 miliardi di franchi, contro un deficit di 394 milioni nei primi cinque mesi del 2001.

In tale lasso di tempo, il settore metalmeccanico ha registrato un calo del 17 per cento a 12,83 miliardi di franchi, quello metallurgico una flessione dell’11,2 per cento a 4,12 miliardi, quello tessile un calo dell’11 per cento a poco più di un miliardo e per l’orologeria un -4,4 per cento a 3,98 miliardi.

L’industria chimico-farmaceutica ha invece fatto segnare una progressione del 7,7 per cento a 19,62 miliardi, l’industria delle confezioni un +14,9 per cento a 507 milioni.

Tra inizio gennaio e fine maggio l’export verso l’Unione europea è diminuito del 4,6 per cento (-10,5 per cento per la Germania). Le forniture agli USA si sono ridotte del 6,8 per cento, quelle al Giappone sono scese del 13,6 per cento. Le vendite ai paesi emergenti dell’Asia hanno subito in calo del 4,2 per cento. Particolarmente forte la contrazione delle esportazioni verso Taiwan: -27,3 per cento.

swissinfo e agenzie

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