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Ferrovie centenarie

Locomotiva delle FFS nel 1902 Keystone

Le ferrovie federali svizzere compiono cent'anni, ma sono arzille e pronte ad affrontare la concorrenza. Lo dice il direttore generale Benedikt Weibel.

Le ferrovie federali svizzere sono pronte ad affrontare la concorrenza così come sono, senza alcuna separazione tra infrastruttura ed esercizio. L’ha affermato giovedì il direttore generale delle FFS, Benedikt Weibel, per il centenario della sua azienda che verrà ricordato con un nutrito programma.

Offerta migliorata

Dopo aver ricordato i tempi della privatizzazione selvaggia delle ferrovie nella seconda metà dell’Ottocento, Weibel ha affermato che negli ultimi 25 anni l’impresa FFS «non è mai andata meglio di oggi. L’offerta è migliorata sia in quantità che in qualità, il rapporto tra la politica e le FFS è ben regolato, e ci troviamo nell’invidiabile situazione di poter dusporre del finanziamento per sviluppare a lungo termine la nostra infrastruttura».

Privatizzazione inutile

Quanto all’attuale riorganizzazione del mercato, Weibel ha sostenuto – in contrapposizione alla visione dell’Unione europea che auspica l’accesso non discriminante dei privati alle infrastrutture ferroviarie per il trasporto di merci – che «non ha senso privatizzare un sistema globale integrato dipendente in ampia misura dal sostegno pubblico».

«L’accesso indiscriminato alla rete è già possibile con le FFS indivise» – ha continuato Weibel. – «Già oggi un buon 15 per cento dei treni nel trasporto di merci è gestito da terzi. Le FFS sono molto interessate a che il mercato funzioni».

Passeggeri, merci, infrastruttura

Garante di questa prospettiva è la gestione integrata dei tre settori autonomi del traffico passeggeri, traffico merci ed infrastruttura. Nel traffico passeggeri, «si delineano nuove opportunità dopo le recenti turbolenze del trasporto aereo». E qui torna comodo l’aggancio alla rete europea dell’alta velocità ed i trafori dell’Alptransit.

Nel trasporto merci, si tratterà di costruire un corridoio Nord-Sud, per il quale «partner centrale rimane la FS Cargo (ferrovie italiane). Rispetto all’infrastruttura, la strategia si basa su tre pilastri: la ristrutturazione della rete (“Ferrovia 2000”), l’applicazione delle nuove tecnologie nel campo della sicurezza e l’introduzione di nuove tecniche di gestione.

Una nuova cultura

Quanto al personale, secondo Weibel, «nel passaggio dall’impresa statale allo spazio protetto per un’impresa immersa nella concorrenza, si è preteso troppo». Importante è piuttosto che venga adeguatamente condiviso il necessario cambiamento culturale. Contento, infine, s’è detto Weibel per i sei miliardi di franchi promessi dal Consiglio federale a sostegno del mandato di prestazioni (servizio pubblico) per il periodo 2003-2006.

Il programma di festeggiamenti per i 100 anni delle FFS è molto ampio. Accanto a proiezioni di film a Zurigo, Losanna e Biel, una serata d’intrattenimento alla Tv, giornate delle porte aperte, messa all’asta (per beneficenza) di rarità non recuperate presso l’ufficio degli oggetti smarriti, la pubblicazione di un libro e l’emissione di una serie speciale di francobolli. L’asta delle rarità ed altri interessanti servizi e giochi saranno accessibili anche in Internet.

Silvano De Pietro

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