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È l’ora dell’internet senza fili

È ora possibile navigare senza fili, anche da un giardino pubblico Keystone

Aeroporti, stazioni, bar e luoghi pubblici. Ovunque stanno spuntando come funghi i punti di connessione ad internet senza fili.

Il nuovo sistema wireless Wi-Fi si affianca alla telefonia della terza generazione UMTS. Quale sarà la rete del futuro?

Alla fine del 2002, i punti di connessione (“hot spot”) Wi-Fi in Europa – termine con cui si definisce un particolare modo di comunicazione senza fili (“Wireless Fidelity”) – erano un migliaio. Oggi se ne contano invece 25’000. Ed è solo l’inizio.

Sono infatti parecchi gli operatori che sono interessati a questo mercato. Swisscom ha già provveduto ad installare oltre 800 punti in tutto il paese. La rivale Orange ne ha annunciati 700, senza dimenticare Cablecom, Sunrise o Monzoon.

Ancora troppo caro

Questi “hot spot” permettono di connettere il proprio portatile ad internet, senza l’utilizzo di alcun cavo. Finita dunque l’era dove bisognava disporre di una presa telefonica per navigare sul Web o per accedere alla propria messaggeria elettronica.

Per usufruire di questa tecnologia, il laptop deve essere fornito di una carta wireless. La maggior parte dei nuovi modelli dispongono tuttavia dei sistemi pre-installati WLAN (“Wireless Local Area Network”), che rendono la connessione, oltre che estremamente rapida, di una semplicità infantile.

Al di fuori degli uomini d’affari che si devono spostare in continuazione, questo servizio non conosce però un vasto utilizzo.

“Troppo caro per il grande pubblico”, riassume in modo lapidario uno studente.

Orange fattura ad esempio 50 centesimi per ogni minuto di connessione, per un massimo di 100 franchi al mese.

Connessione gratuita per attirare più gente

Di fronte ai servizi a pagamento proposti dagli operatori, la moltiplicazione dei punti di connessione gratuiti è quindi vista come una “democratizzazione” del Wi-Fi: una larga fascia di internauti può usufruire della nuova tecnologia.

Il costo contenuto di questo servizio (circa 50 franchi, ovvero il prezzo dell’abbonamento ADSL) fa sì che numerosi bar, centri commerciali e altri locali pubblici propongono degli “hot spot” con accesso libero.

Nella sola città di Ginevra, una guida recentemente pubblicata dall’associazione “L’Esprit de Genève”, ne ha contati almeno una cinquantina.

“Da quando ho installato una connessione Wi-Fi gratuita, numerosi nuovi clienti vengono per navigare su internet e le loro consumazioni coprono ampiamente il costo dell’abbonamento”, spiega il gestore del Café Sud di Ginevra.

Il Wi-Fi come servizio pubblico?

Dall’estate scorsa, in diversi locali di Losanna e Vevey si naviga su internet senza spendere un centesimo.

Per un costo annuale di circa 15’000 franchi, i due comuni hanno infatti installato delle antenne Wi-Fi in diverse zone turistiche, come ad esempio sul lungolago.

Le autorità sono dell’idea che questa tecnologia possa diventare uno straordinario strumento di promozione, utilizzabile non soltanto dagli uomini d’affari, ma anche da numerosi abitanti.

Se la via seguita si dimostrerà azzeccata, la copertura della rete sarà estesa entro il 2005. L’accesso gratuito senza fili ad internet farà allora parte del servizio pubblico.

Una prospettiva che ovviamente non piace agli operatori telefonici. Se questa politica dovesse essere imitata anche da altri centri urbani, il modello commerciale del Wi-Fi avrà probabilmente vita breve.

Wi-Fi contro UMTS

Di fronte a questa infatuazione per il sistema Wi-Fi, come si delinea il futuro per la rete UMTS (“Universal Mobile Telecommunications System”), la cosiddetta telefonia della terza generazione che offre appunto un accesso internet ad alta velocità?

Dal punto di vista tecnico, le due innovazioni tecnologiche sono complementari.

Il Wi-Fi si indirizza agli utilizzatori che si spostano di frequente e che utilizzano la rete per inviare e-mail, scaricare dati o guardare un film. Il suo utilizzo è però statico (la connessione è possibile soltanto nel raggio di poche decine di metri dall’emettitore) e la copertura limitata.

L’UMTS è invece più indicata per gli utenti non soltanto nomadi, ma anche mobili. L’internauta può in effetti spostarsi con il suo cellulare, pur continuando a telefonare o restando collegato ad internet. La velocità di collegamento è tuttavia cinque volte inferiore.

Ciò non toglie che la diffusione rapida del Wi-Fi potrebbe bloccare l’avanzata del sistema UMTS. Negli “hot spots”, i clienti preferiranno la rapidità del Wi-Fi e utilizzeranno la tecnologia per la comunicazione orale VoIP per telefonare, praticamente gratis, dal loro computer portatile.

Senza fili anche nei paesi più poveri

All’orizzonte si profila però un concorrente ben più agguerrito: il Wi-Max.

Comme il suo parente stretto Wi-Fi, il Wi-Max (“Worldwide Interoperability for Microwave Access”) permette una connessione ad internet senza fili, ma ad una velocità di 70 Mbit al secondo, ovvero 35 volte più rapida delle connessioni ADSL attuali. E questo per migliaia di utilizzatori simultaneamente.

La sua portata è inoltre maggiore (si parla di parecchie decine di chilometri).

Dai costi di istallazione limitati – il sistema funzionerà tramite antenne paraboliche paragonabili a quelle della televisione satellitare – il Wi-Max potrà essere utilizzato nelle regioni che ancora non conoscono l’internet a connessione rapida, come i paesi in via di sviluppo

Concepito per diventare un sistema standard a livello internazionale, il Wi-Max è per il momento soltanto allo stadio di test.

Gli esperti gli prevedono un avvenire glorioso. Il 2005 ci dirà se le belle prospettive saranno realizzate.

swissinfo, Luigino Canal
(traduzione e adattamento: Luigi Jorio)

Il Wireless Fidelity (Wi-Fi) è un sistema di connessione ad internet senza fili ad alta velocità, che sfrutta le onde radio.

Per poter usufruire della rete con il proprio computer portatile bisogna però trovarsi ad una breve distanza dall’emettitore.

La velocità di trasmissione dei dati è nettamente più elevata di quella consentita dai telefoni della terza generazione UMTS.

Il servizio proposto dagli operatori è relativamente caro, ma sono sempre più numerosi i locali pubblici che offrono un accesso Wi-Fi gratuito.

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