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Aperta a Würenlingen la principale discarica svizzera per i rifiuti nucleari

A tre anni dall'inizio dei lavori di costruzione, è stato inaugurato ufficialmente il deposito intermedio per scorie radioattive (Zwilag) di Würenlingen, nel Canton Argovia. Entro poche settimane vi giungeranno i primi trasporti di combustibile esausto.

Il comune di 4000 abitanti, situato a pochi chilometri a nord di Baden, diventa così il principale centro dei rifiuti nucleari svizzeri. A Würenligen verranno immagazzinate scorie debolmente, mediamente e altamente radioattive, provenienti dalle centrali atomiche e dall’industria, come pure da laboratori di medicina e di ricerca. I primi carichi di detriti radioattivi ad essere depositati saranno quelli della centrale atomica di Leibstadt e dal reattore sperimentale di Lucens (VD).

L’anima dell’impianto è costituita da un deposito di 68 per 4 metri, concepito per elementi altamente radioattivi e destinato ad accogliere fino a 200 contenitori. Le scorie mediamente radioattive vengono inmagazzinate in un edificio separato, alto 25 metri.

Altri due immobili accolgono un impianto di condizionameno nonché un’installazione destinata all’incenerimento e alla vetrificazione di rifiuti scarsamente radioattivi. In autunno si procederà alla costruzione di un altro edificio, di 98 per 33 metri, pure destinato alle scorie debolmente e mediamente radiottive.

Zwilag è il primo impianto nucleare svizzero la cui procedura di autorizzazione è stata regolata dalla nuova legge sull’energia atomica. A causa di ritardi la fase pianificatoria è durata sei anni invece dei quattro previsti inizialmente. Una dilazione che ha però permesso di approfondire il progetto, ha dichiarato il direttore della Zwilag, Hans Rudolf Lutz.

Lutz ha messo in particolare rilievo lo «standard tecnico altamente avanzato» dell’impianto. Tutte le manipolazioni vengono effettuate attraverso il computer, per evitare per quanto possibile il contatto diretto tra il personale e le scorie.

I lavori per la costruzione dell’impianto sono finora costati 350 milion di franchi. I costi complessivi per ultimare le istallazioni dovrebbero aggirarsi sui 500 milioni. Grazie alla bassa congiuntura economica e a controlli approfonditi è stato possibile contenere i costi al di sotto del preventivo, ha sottolineato Lutz.

Il centro di Würenlingen non rappresenta comunque la soluzione finale al problema delle scorie radioattive, per le quali dovrà ancora venir trovato un deposito definitivo. Permetterà comunque di affrontare con più calma la questione legata alla ricerca di un sito adeguato.

Greenpeace Svizzera ha criticato gli obbiettivi e la sicurezza dell’impianto. Secondo l’organizzazione ambientalista, le scorie potrebbero rimanere a Würenlingen per almeno una trentina d’anni, comportando rischi non ancora valutabili per la popolazione del Comune.

swissinfo e agenzie

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