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Clariant cancella 4’000 posti di lavoro

Le fabbriche del gruppo chimico Clariant a Muttenz, nel canton Basilea Keystone

Nell’ambito di un piano di ristrutturazione il gruppo chimico basilese sopprimerà nei prossimi due anni 4'000 posti di lavoro.

Dopo aver subito una perdita di 648 milioni di franchi nel 2002, Clariant nel 2003 è tornata nelle cifre nere, realizzando un utile di 161 milioni di franchi.

Clariant ha registrato un fatturato in calo del 4 per cento a 8,516 miliardi.

La società, che nel 2001 aveva chiuso i conti con un passivo di 1,24 miliardi di franchi, ha anche annunciato un piano di ristrutturazione.

Il provvedimento comporterà la cancellazione di 4’000 posti di lavoro in tutto il mondo. Il taglio occupazionale concerne l’amministrazione, l’infrastruttura e la produzione ma non le vendite.

Vari settori verranno concentrati alla sede di Muttenz (BL).

Svizzera risparmiata?

La Svizzera dovrebbe essere risparmiata dai tagli. Ai dipendenti svizzeri verranno proposti altri impieghi, ha spiegato il portavoce di Clariant, Christoph Hafner.

Alla fine del 2002 la multinazionale elvetica contava 27’849 dipendenti in tutto il mondo.

Roland Lösser, presidente della direzione, ha fatto sapere in un comunicato che “la riduzione di posti di lavoro è dolorosa, ma inevitabile, se si vuole garantire a lunga scadenza il successo dell’azienda”.

Per fronteggiare la concorrenza Clariant “deve essere efficiente in tutte le attività”.

In un comunicato diffuso martedì il Sindacato Edilizia e Industria (SEI) ha già protestato contro le dimissioni annunciate dalla Clariant che definisce “una misura brutale”.

Il sindacato chiede al gruppo chimico di evitare i licenziamenti e di ricorrere ai pensionamenti anticipati o a i pre-pensionamenti.

Secondo il SEI la direzione del gruppo ha una grande responsabilità nell’attuale crisi dovuta ad errori di management e all’”irresponsabile” rilevamento della società chimica inglese BTP, che avrebbe avuto ripercussioni negative sulla Clariant.

Il sindacato si dice stupito del fatto che nessun azionista abbia mai chiesto al management del gruppo di render conto delle proprie azioni.

Le reazioni della Borsa

Gli utili resi noti martedì da Clariant sono superiori alle attese degli analisti, che avevano pronosticato profitti per 87 milioni.

Il gruppo ha ridotto il proprio deficit netto a 2,9 miliardi di franchi, contro i 3,7 miliardi nel primo semestre del 2003.

Clariant chiederà ai suoi azionisti di approvare un aumento di capitale di circa 920 milioni di franchi.

Le notizie odierne non sembrano tuttavia aver entusiasmato gli investitori. All’inizio delle contrattazioni l’azione Clariant ha perso fino al 10% alla Borsa svizzera, dove era quotata a 19,05 franchi.

Dopo 15 minuti il titolo ricuperava terreno, limitando la perdita al 4% e vantando maggiori performance, come quella dell’azione più negoziata (due milioni di titoli scambiati) o di quella del volume d’affari più elevato.

Secondo gli analisti il calo del titolo in Borsa sarebbe legato all’annuncio del previsto aumento di capitale.

“Il risultato della Clariant è ottimo”, dice un operatore, “ma l’aumento di capitale ha sorpreso perchè il gruppo basilese in passato aveva sempre respinto un simile passo”.

swissinfo e agenzie

2001: deficit di 1,24 miliardi di franchi
2002: perdite per 648 milioni di franchi
2003: utile netto di 161 milioni di franchi

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