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La Borsa svizzera mantiene la propria autonomia

SWX non esclude nuove forme di collaborazione Keystone

Il consiglio di amministrazione della Borsa svizzera ha deciso di non entrare nel merito di una proposta della Borsa tedesca di integrare le due piazze.

SWX si dice tuttavia ancora aperta a collaborazioni tra due organizzazioni indipendenti.

La Deutsche Börse aveva invitato a metà luglio SWX a «colloqui su un approfondimento della collaborazione».

Finora non era chiaro quali proposte intendeva presentare. Le due piazze attualmente collaborano in Eurex, la piattaforma su cui sono negoziati i derivati.

Una vendita o un’integrazione completa in un’altra borsa attualmente è esclusa, ha comunicato nella serata di venerdì la Borsa svizzera (SWX).

La Borsa svizzera non si sente sotto pressione. Indica invece di avere una posizione relativamente buona grazie alla sua piattaforma virtuale virt-x a Londra e alla sua solida struttura finanziaria.

Dei quattordici amministratori che conta SWX, tra cui il presidente Reto Francioni, dieci rappresentano le banche.

Segreto bancario

I due principali istituti bancari del Paese, UBS e Credit Suisse Group dispongono entrambi di due membri, la Deutsche Bank di un membro.

Il capo della Borsa tedesca, lo svizzero Werner Seifert, in un’intervista rilasciata lo scorso weekend alla «NZZ am Sonntag» aveva messo ancora una volta in rilievo l’importanza di una più stretta collaborazione tra i due mercati azionari.

Il segreto bancario svizzero non verrebbe intaccato e i regolamenti continuerebbero ad essere sotto controllo dell’autorità svizzera, aveva spiegato.

Ma ancora di nuovo sembra che abbiano prevalso i timori di una troppo stretta dipendenza dalle regole dell’Ue.

Secondo alcuni analisti una fusione avrebbe invece avuto degli effetti positivi, perché ci si attende un consolidamento delle Borse europee nei prossimi dieci anni.

Le banche elvetiche che controllano l’SWX sembrano essere evidentemente più interessate al segreto bancario e al mantenimento dell’indipendenza dai regolamenti dell’Ue.

swissinfo e agenzie

Secondo gli analisti una fusione avrebbe avuto degli effetti positivi, perché ci si attende un consolidamento delle Borse europee nei prossimi dieci anni.

Ma alcune banche elvetiche che controllano l’SWX sembrano essere più interessate al segreto bancario e al mantenimento dell’indipendenza dai regolamenti dell’Ue.

Una fusione tra la Borsa svizzera e quella tedesca avrebbe creato la terza Borsa più grande d’Europa (dopo la londinese Euronext).
SWX è presente a Londra tramite la sua sussidiaria virt-x, un mercato paneuropeo del blue chip.

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