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Germania: fine dell’embargo sulla carne bovina svizzera

Il parlamento tedesco ha votato venerdì definitivamente in favore dell'abolizione dell'embargo sull'importazione della carne bovina britannica e svizzera. Scontente le organizzazioni di difesa dei consumatori tedeschi.

Il via libera è venuto con il sì del Bundesrat, la Camera alta delle Regioni. A difesa dei consumatori da possibili rischi legati al morbo della mucca pazza (BSE) verrà imposto l’obbligo di etichettare adeguatamente la carne proveniente dalla Gran Bretagna. Il provvedimento non concerne invece la carne elvetica, vietata in Gemania nel 1996, dopo che in Svizzera erano stati riscontrati diversi casi di BSE.

Anche la Germania si adegua così a una direttiva della Commissione europea che nei mesi scorsi aveva ordinato di ripristinare l’importazione di carne bovina britannica. Per l’opposizione della Germania ad adeguarsi a tale direttiva, l’Ue aveva avviato in febbraio una procedura legale nei confronti di Berlino.

A Bruxelles, la Commissine europea ha espresso soddisfazione. Nell’Ue solo la Francia continua a mantenere chiuse le proprie frontiere alla carne bovina britannica. Per questo la Commissione ha portato in gennaio Parigi sul banco degli imputati alla Corte di giustizia europea.

In Svizzera, la decisione del Bundesrat è stata accolta con sollievo. Il Segretariato di stato dell’economia (Seco), l’Ufficio federale di veterinaria (UFV) e i produttori hanno espresso soddisfazione.

«Gli sforzi svizzeri in fatto di controllo sono stati ricompensati», hanno dichiarato all’Ats i portavoce del Seco e dell’UFV Alan Kocher e Heinz Müller. Berna ha infatti istituito una banca dati che permette di seguire un animale dalla nascita fino al mattatoio.

La soddisfazione è ancora maggiore all’organizzazione «Proviande» (ex Cooperativa svizzera per l’approvvigionamento di bestiame da macello e carne): «Aspettavamo questa decisione da tempo», ha dichiarato il suo direttore Jürg Schlaetti. «La Germania era stata il primo paese a decretare l’embargo contro il manzo svizzero. Una quarantina di paesi si sono in seguito allineati», ha ricordato Schlaetti. Proviande e Seco sperano che il via libera tedesco aiuterà gli altri paesi a convincersi che è ora di tornare sulla precedente decisione.

La revoca dell’embargo ha suscitato in Germania le immediate proteste delle organizzazioni ambientaliste e delle associazioni per la difesa dei consumatori. A loro avviso, infatti, l’etichettatura del prodotto – che consentirà agli acquirenti di individuare immediatamente nei negozi la carne proveniente dalla Gran Bretagna – non garantirà affatto la piena sicurezza dei consumatori.

Contro il ripristino dell’import di carne inglese si è detta Baerbel Hoehn (Verdi), ministra dell’Ambiente del Nord Reno- Vestfalia, uno dei Laender che ha votato contro la liberalizzazione. La Hoehn ha definito il provvedimento «affrettato e pericoloso». Prima d’ogni altra cosa, infatti, ha detto, va salvaguardata la piena sicurezza dei consumatori.

foto d’archivio: negozio di macellaio a Londra

swissinfo e agenzie

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