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Giù le mani dall’ultimo miglio

L'ultimo miglio: si pensava che sarebbe stato scavalcato dalle nuove tecnologie senza fili, ma per ora rimane una gallina dalle uova d'oro per Swisscom Keystone

Swisscom conserva il monopolio sui collegamenti tra utenti e centrali telefoniche. La commissione federale della comunicazione(ComCom) respinge un ricorso della TDC (ex-diAx).

Una brutta torsione, per la ComCom. Favorevole in linea di principio alla liberalizzazione del cosiddetto “ultimo miglio”, il tratto di linea telefonica che collega l’utente finale con la centrale telefonica, la commissione è però costretta dalla giurisprudenza vigente a respingere una richiesta di “unbundling” (letteralmente: ripartizione) della TDC (ex diAx).

Sentenza restrittiva

La ComCom rimane dell’avviso che la liberalizzazione dell’ultimo miglio sia una condizione fondamentale per assicurare una maggiore concorrenza nelle telecomunicazioni e quindi per rafforzare la piazza economica svizzera e l’ha ribadito durante una conferenza stampa mercoledì a Berna.

Ma a impedirle di decidere in tal senso c’è una sentenza del Tribunale federale del 3 ottobre 2001, nel caso Commcare. I giudici federali avevano annullato in quell’occasione una decisione della ComCom, che avrebbe obbligato Swisscom a concedere ad altri operatori l’uso dell’ultimo miglio a prezzi inferiori agli attuali (tra il 14 e il 63% in meno).

Scarso margine di manovra

La decisione di Tribunale federale, considerata “restrittiva” dalla ComCom, limita le possibilità della commissione di interpretare la legge sulle telecomunicazioni in un senso favorevole ad una maggiore concorrenza. Nella sentenza si dice a chiare lettere che “la ComCom non è un organo legislativo, bensì un’autorità che vigila sulla messa in vigore delle leggi ed è vincolata dai decreti del legislativo e del Consiglio federale.”

Ora la commissione spera che la liberalizzazione del mercato possa essere raggiunta attraverso una modifica della legge. La palla passa quindi alla politica. Ma al momento il clima non appare favorevole ad ulteriori liberalizzazioni.

Il monopolio Swisscom e la legge

Alla base del problema c’è la legge sulla telecomunicazione del 1997. Pur pensata per favorire una liberalizzazione del mercato, la legge non menziona esplicitamente l'”unbundling” del collegamento tra utenti e centrali telefoniche.

Al momento dell’elaborazione della legge si riteneva che il monopolio sull’ultimo miglio di collegamenti via cavo telefonico potesse essere aggirato attraverso le nuove tecnologie quali la WLL (rete senza fili), il cavo televisivo e i cellulari di terza generazione (UMTS).

Ma il ritardo nell’introduzione delle nuove tecnologie e il fatto che anche una buona parte dei collegamenti rapidi a internet passa per l’ultimo miglio di linea telefonica (grazie a ISDN e ADSL), hanno dato enormi vantaggi competitivi a Swisscom.Tanto che anche la Sunrise, l’ultimo operatore accanto a Swisscom a fornire tutti i servizi (telefonia fissa, mobile e internet), sta pensando di ritirarsi dal mercato dei servizi alle piccole e medie aziende.

Andrea Tognina

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