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I risultati

Il Lavaux, una regione dalla bellezza mozzafiato che sarà protetta dalla Costituzione del canton Vaud Keystone Archive

In sette cantoni si è votato su un totale di 10 oggetti di carattere regionale.

Gli zurighesi hanno accettato di prolungare di altri tre anni i corsi d’integrazione per giovani alloglotti, mentre i vodesi hanno plebiscitato l’iniziativa di Franz Weber per la protezione del Lavaux.

Zurigo

Gli zurighesi hanno deciso di prolungare di altri tre anni i corsi d’integrazione per giovani alloglotti ai quali il Cantone partecipa con contributi di 2,05 milioni di franchi l’anno. Il credito, combattuto con un referendum dall’UDC, ha ottenuto una maggioranza del 58,3%.

Già nel 2002 la continuazione di tali corsi, che si rivolgono a giovani stranieri fra i 15 e i 20 anni arrivati legalmente in Svizzera, era stata approvata di stretta misura alle urne in seguito ad un referendum. I referendisti sostenevano che i corsi d’integrazione rappresentano un «lusso» e chiedevano che fossero finanziati per intero dai partecipanti.

Vaud


I vodesi hanno plebiscitato nella proporzione dell’81% l’iniziativa dell’ecologista Franz Weber volta ad inserire la protezione della regione di vigneti terrazzati del Lavaux, tra Losanna e Vevey, nella nuova Costituzione cantonale. La protezione del sito naturale figurava dal 1977 nella Costituzione precedente, ma era stata esclusa dalla nuova versione entrata in vigore nel gennaio 2004.

I vodesi hanno invece rifiutato nella misura del 60% di dotare l’Università di Losanna di uno stabulario per topi da laboratorio. In votazione referendaria, hanno rifiutato di confermare il credito di 18,6 milioni di franchi stanziato dal Gran Consiglio lo scorso aprile. Lo stabulario, che avrebbe dovuto ospitare almeno 12 500 sorci, era destinato al Centro integrativo di genomica dell’Università di Losanna.

Berna


Per la quarta volta dal 1990 l’elettorato della città di Berna si è schierato in favore del centro culturale autonomo della Reithalle, che da sempre la destra mal sopporta. Con 22’216 voti contro 12’086 ha respinto l’iniziativa popolare dell’UDC e dei Democratici svizzeri mirante a revocare i «diritti speciali» di cui gode il centro. La partecipazione al voto ha raggiunto il 44,26%.

I bernesi hanno accettato anche il preventivo comunale 2006 con 21’687 voti contro 8905. Esso presenta conti equilibrati per il sesto anno consecutivo, con 938,4 milioni di franchi di entrate e altrettanti di uscite.

Argovia


Gli argoviesi hanno respinto con oltre 92’000 voti contro poco più di 52’000 una inizitiva popolare mirante a vietare le battute di caccia organizzate «con l’ausilio di cani, persone e aiuti di qualsiasi tipo».

Appenzello esterno


Con quasi 10’909 voti contro 4994 l’elettorato di Appenzello esterno ha accettato un credito di 4,32 milioni di franchi per la costruzione di un nuovo carcere preventivo con 10 celle presso il penitenziario di Gmünden a Teufen. Le attuali celle per la detenzione preventiva trovano ai piani superiori dello storico Rathaus di Trogen e non soddisfano più i criteri fissati dalla Convenzione dei diritti umani.

Grigioni


Dopo un duro braccio di ferro, i fautori della costruzione della più grande segheria della Svizzera a Domat/Ems l’hanno spuntata: con 1228 voti contro 1015, l’elettorato del comune grigionese ha infatti dato il nullaosta alla modifica del piano regolatore che consentirà l’edificazione grazie alla trasformazione in zona industriale di oltre 20 ettari di terreno. Complessivamente è prevista la creazione di circa 150 nuovi posti di lavoro. La società austriaca Stallinger GmbH intende investire circa 80 milioni di franchi nella segheria.

I ritrovi pubblici a Davos dovranno chiudere al più tardi alle 02:00 di notte e gli esercenti che non rispetteranno l’orario rischieranno multe salate. L’elettorato della celebre località turistica grigionese ha infatti approvato oggi nuove disposizioni legislative in tal senso. Ammende sono previste anche per chi disturba la quiete notturna e per gli autori di atti vandalici.

Ginevra


Primo cantone in Svizzera, Ginevra ha deciso di istituire una «Corte dei conti», incaricata di controllare la contabilità dell’amministrazione, degli enti cantonali e degli organismi sussidiati. Composta di tre giudici eletti in votazione popolare, la Corte funzionerà in modo indipendente ed autonomo. L’istituzione dell’organismo è stata combattuta soltanto dal Partito radicale e dal Movimento dei cittadini (MCG). Ginevra sarà presto imitato dal canton Vaud, la cui corte dei conti, prevista dalla nuova Costituzione vodese, dovrebbe essere creata nel 2007.

Sciaffusa


Nel canton Sciaffusa è stata bocciata con 12’239 voti contro 10’946 una legge che voleva introdurre i principi del cosiddetto «new public management» nell’amministrazione cantonale. La riforma, che era sostenuta dal parlamento, avrebbe introdotto i budget globali e i contratti di prestazione per le varie unità dell’amministrazione.

Basilea


Con 26’675 voti contro 23’196 l’elettorato di Basilea Città ha accettato un credito di 3,39 milioni di franchi destinato alla ristrutturazione dell’Elisabethenanlage, un parco nelle vicinanze della stazione FFS. Il progetto era combattuto da un referendum del Partito liberale-democratico (LDP), che lo giudica troppo «lussuoso».

swissinfo e agenzie

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