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I traumi del G8 di Genova ricordati a Berna

"Giardino del popolo", all'esposizione "Le Geometrie della Memoria", Berna swissinfo.ch

Una grande mostra multimediale riapre il dibattito su quanto accaduto a Genova durante il G8, nel luglio 2001.

L’esposizione si concluderà il 5 ottobre con un processo simbolico nei confronti di Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini e Claudio Scajola.

Idee, contraddizioni e ferite ancora aperte vengono rievocate dalla mostra “Le Geometrie della Memoria”, inaugurata sabato 14 settembre al centro sociale Reithalle di Berna, su iniziativa del Coordinamento anti-WTO bernese e dell’Associazione per la Geometria applicata.

Le installazioni sono un’idea di Pino Scuro, artista cresciuto a Genova che vive in Svizzera da trent’anni. È tornato nella sua città come fotografo assieme al figlio diciottenne e racconta: “Ho trovato una città militarmente occupata e sono rimasto, come migliaia di persone, traumatizzato dalle violenze cui ho assistito”.

Una riflessione che l’ha portato a immaginare i grandi oggetti di acqua, video e acciaio che saranno esposti fino al 5 ottobre nella Grosse Halle del centro autonomo bernese: macchine, sculture e composizioni che ripercorrono le strade di Genova e cercano la stimolazione di tutti i sensi.

Un tentativo di risposta attraverso l’arte

Con uno scopo: “catalizzare il bisogno di rielaborare quell’esperienza, per trovare una nuova capacità di azione attraverso l’arte. Per chiamare a raccolta le energie e la creatività, per rimettersi in azione”.

Un progetto ambizioso e soprattutto unico al mondo, che ha ricevuto contributi finanziari dall’Ufficio della cultura del Comune di Berna e da Pro Helvetia. All’elaborazione de Le Geometrie della Memoria hanno lavorato per tre mesi una moltitudine di artisti e attivisti dalle provenienze più disparate: artigiani e videomaker, maghi del computer ed esperte di comunicazione.

Nel padiglione Il Giardino del Popolo si svolgono conferenze, incontri e workshop con ospiti da tutta Europa. Ci sarà il gruppo Pink&Silver da Berlino con un seminario sul Pink Block, anche detta “frivolezza tattica”: teoria e tecnica di proteste a base di samba e vestiti stravaganti. “Per fare spazio alla comunicazione e perché magari la polizia picchia meno duro, se ha di fronte una sfilata festosa”.

Si imparerà ad usare la telecamera, con il workshop Diventa mediattivista con Candida TV da Roma. Il 21 settembre ci sarà la riunione europea del network di informazione indipendente Indymedia e il 23 il direttore del Kunstmuseum di Berna discuterà con storici dell’arte e giornalisti sul tema: “L’arte può essere politica?”.

Processo a Fini e Berlusconi

E tutti i giorni, saranno a disposizione dei visitatori libri, riviste ed un computer con centinaia di video, cortometraggi e documentari pronti per essere proiettati sul grande schermo. In chiusura, due giornate con i legali della Commissione internazionale d’inchiesta per la difesa dei diritti fondamentali nella globalizzazione.

Il 4 ottobre è dedicato alla morte di Carlo Giuliani ed ospite d’onore sarà sua madre, Haidi Gaggio, che i media internazionali hanno raccontato nella sua grande dignità e lucidità. Si chiude il 5 ottobre con il Tribunale popolare, un progetto realizzato in collaborazione con il gruppo 400asa di Samuel Schwarz, enfant prodige del teatro svizzero, reso celebre dallo spettacolo dello scorso 1 agosto.

In scena dodici testimoni di Genova, per un happening fra teatro e ricostruzione legale che vede come imputati eccellenti tre uomini politici italiani: Gianfranco Fini, Silvio Berlusconi e Claudio Scajola. “Potranno portare un legale di loro fiducia, altrimenti gliene sarà assegnato uno d’ufficio”, dicono alla Reithalle.

Serena Tinari

19 – 21 luglio 2001: vertice G8 a Genova
300’000 manifestanti e 10’000 agenti di polizia
1 morto e oltre 500 feriti il bilancio degli scontri

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