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Il belga Paul Bulcke al timone di Nestlé

Il belga Paul Bulcke nuovo timoniere alla direzione di Nestlé Keystone

La multinazionale elvetica ha scelto l'attuale responsabile della zona Americhe per subentrare, il prossimo aprile, a Peter Brabeck alla guida della direzione.

La nomina ha sorpreso il mondo degli affari, convinto fino all’ultimo nella scelta del direttore delle finanze Paul Polman. Peter Brabeck conserverà la presidenza.

Paul Bulcke, 53 anni, è entrato a far parte della multinazionale nel 1979 e ha seguito il percorso classico di un quadro della Nestlé. Dal 2004 è responsabile della zona Americhe. Era fra i potenziali candidati, ma secondo voci che circolavano da settimane nei media il favorito era il capo delle finanze Paul Polman.

Quest’ultimo però non ha svolto un cursus tradizionale e la multinazionale elvetica ha da sempre l’abitudine di nominare ai posti chiave quadri provenienti dall’interno, che lavorato a lungo sul terreno.

L’attuale capo della finanze ha invece raggiunto Nestlé solo due anni fa, dopo aver lavorato per Procter & Gamble. Fra i papabili era stato fatto anche il nome di Lars Olofsson, attuale responsabile del marketing e della strategia.

La parola agli azionisti

Gli azionisti dovranno approvare la nomina il prossimo 10 aprile. Il successore di Bulcke sarà designato invece il 18 ottobre, precisa il comunicato di Nestlé. L’ annuncio della nomina di Bulcke, che non era tra i favoriti, ha fatto però crollare di colpo il titolo Nestlé alla Borsa svizzera. L’azione ha così chiuso a 510 franchi, con un calo del 3,59% rispetto alla chiusura di ieri.

In futuro gli azionisti di Nestlé potranno comunque contare su Peter Brabeck, 63 anni, che rimarrà presidente del Consiglio di amministrazione. Per tre anni aveva cumulato le due cariche, suscitando critiche. In teoria potrà restare nel consiglio di amministrazione fino a 72 anni.

“Un uomo pragmatico”

A proposito del suo successore, Brabeck, citato nel comunicato, ha affermato che “il consiglio ha scelto un leader forte e pragmatico, idealmente preparato a dirigere il gruppo durante un periodo che sarà marcato dal consolidamento strategico e operativo, e dalla continua crescita delle attività nel settore della nutrizione, della salute e del benessere”.

“Paul Bulcke – ha aggiunto – ha ottenuto risultati sia sui mercati in via di sviluppo sia su quelli dei paesi industrializzati, in America latina e in Europa. In quanto membro della Direzione generale di Nestlé responsabile della zona Americhe, ha avuto un ruolo decisivo nella trasformazione di questa regione nella più importante del gruppo, e anche la più redditizia”.

Continuità assicurata

La nomina di Paul Bulcke segna anche un cambiamento generazionale, dal momento che Brabeck ha dieci anni in più del suo successore. Dovrebbe invece rimanere la medesima la cultura aziendale. A Bulcke è infatti stato assegnato il compito di continuare la strategia del suo predecessore. Strategia che – e le cifre lo confermano in modo eloquente – ha trasformato Nestlé nel leader mondiale nel campo dell’industria alimentare.

Nell’era Brabeck, la multinazionale di Vevey ha acquistato il gigante americano Ralston Purina, attivo nel settore dell’alimentazione per animali domestici. Dalla multinazionale Novartis, la multinazionale di Vevey si è portata a casa Gerber, la marca dell’alimentazione per neonati.

Una scelta che fa discutere

La scelta di Nestlé continua però a far discutere. Analista da Kepler Landesbanki, Jon Cox non ha nascosto il proprio stupore. Secondo lui Bulcke ha svolto un eccellente lavoro alla guida della zone delle Americhe. Ma alcuni investitori potrebbero essere delusi, dal momento che il belga non è così carismatico come Paul Polman.

Per François-Xavier Perroud, portavoce di Nestlé, “questa decisione è forse una sorpresa per i giornalisti, ma sicuramente non per le persone che lavorano all’interno del gruppo”. Secondo lui Paul Bulcke è predestinato alla gestione e all’assunzione di decisioni senza patemi d’animo.

swissinfo e agenzie

Sull’arco di un decennio alla guida di direttore generale (CEO) di Nestlé, Peter Brabeck ha fatto triplicare il valore borsistico del titolo del suo gruppo (+170). E le vendite, quest’anno, oltrepasseranno i 100 miliardi di franchi, contro i 70 miliardi nel 1997.

Il ricavo netto ha più che raddoppiato, passando da 4 miliardi dieci anni fa, ai circa 10 miliardi di quest’anno (9,2 miliardi nel 2006). Un bilancio finanziariamente solido, non c’è che dire.

Fondata nel 1866, Nestlé è leader indiscusso del settore dell’alimentazione, davanti a Unilever, Kraft e Danone.
La multinazionale fa parte delle prime 30 aziende del pianeta in termini di capitali.
La sua sede è Vevey (canton Vaud) e impiega circa 265 mila collaboratori in quasi tutti i paesi del mondo.

Attualmente responsabile della zona Americhe, Bulcke è entrato nel gruppo nel 1979. Titolare di un diploma di ingegnere commerciale dell’Università di Louvain, ha fatto i “primi passi” alla Nestlé come stagista marketing in Svizzera, Spagna e nel suo paese natale.

Nel 1980, Bulcke ha integrato le direzioni marketing del gruppo in America latina nelle filiali peruviana, equadoregna e cilena. Nel 1996 è stato nominato capo di mercato di Nestlé Portogallo.

Due anni dopo Bulcke occupa la stessa carica per i mercati ceco e slovacco e nel 2000 entra nella filiale tedesca. Dal primo gennaio 2004, raggiunge la direzione generale del gruppo per occupare la sua carica attuale.

I soggiorni all’estero hanno fatto di Bulcke un vero poliglotta, visto che parla olandese, francese, tedesco, inglese, spagnolo e portoghese.

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