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Il pedaggio urbano divide l’opinione pubblica

Introdotto nel febbraio 2003 a Londra, il Road Pricing ha fornito finora risultati positivi per ridurre il traffico stradale Keystone

Applicato a Londra e in altre città europee con successo, il pedaggio stradale urbano solleva reazioni contrastanti da parte della popolazione elvetica.

È quanto risulta da uno studio condotto dal Centro per la valutazione delle scelte tecnologiche (TA-SWISS) e presentato martedì a Berna.

Introdotto già da diversi anni in alcune città norvegesi e più recentemente a Londra, il Road Pricing (pedaggio stradale urbano) ha fornito finora risultati positivi.

Nella capitale inglese, il traffico stradale si è ad esempio ridotto del 30% dall’applicazione di questa tassa nel febbraio del 2003.

Questo controverso modello di “regolamentazione” del traffico automobilistico sta quindi sollevando da alcuni anni anche l’interesse della popolazione e delle autorità svizzere.

Il Centro per la valutazione delle scelte tecnologiche (TA-SWISS) ha così voluto studiare le prospettive e il possibile impatto di questo modello, sondando le opinioni della popolazione.

Durante tre serate, organizzate a Zurigo, Berna e Ginevra, TA-SWISS ha raccolto i giudizi di varie categorie di cittadini: commercianti, abitanti del centro, abitanti della periferia, ecc.

Regolamentazione necessaria

Elaborato in collaborazione con l’Ufficio federale delle strade (USTRA) e l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE), questo studio ha fornito un ventaglio di risposte definite da TA-Swiss “più variegate e complesse del previsto”.

Solo due principi di base non sono controversi: il traffico urbano necessita una regolamentazione più adeguata e la protezione dei dati non pone problemi a questo tipo d’interventi.

Per quanto riguarda il primo punto, perfino gli avversari del modello di Road Pricing sono generalmente d’accordo nel sostenere che occorre intervenire per frenare la crescente saturazione della rete stradale urbana.

Pur sollevando alcuni interrogativi, la questione della protezione dei dati non viene considerata come uno scoglio insormontabile: la maggior parte delle persone interrogate la giudicano risolvibile dal profilo tecnico.

Disaccordo sulla tassazione

A suscitare opinioni divergenti è invece soprattutto la questione della tassazione: quali tariffe imporre, quali vetture tassare e soprattutto con quali scopi?

Anche il campo di applicazione di una simile tassa provoca reazioni contrastanti. Per alcuni va introdotta soltanto nel cuore delle città, per altri invece in tutta l’agglomerazione urbana.

Da notare che gli abitanti dei centri cittadini sono piuttosto favorevoli all’introduzione di questo pedaggio e ad una riduzione del traffico urbano.

Coloro che abitano nelle periferie manifestano un interesse meno marcato nei confronti del Road Pricing e vorrebbero piuttosto rendere più fluido il traffico stradale cittadino.

Sia sostenitori che oppositori a questa tassa propongono altre soluzioni per risolvere i problemi causati dal traffico urbano: un aumento del prezzo della benzina, l’impiego di automobili che consumano meno carburante, corsi di pedagogia sulla mobilità a partire dalle scuole.

swissinfo e agenzie

Fondato nel 1986 su richiesta del governo e del parlamento, TA-Swiss è un organismo incaricato di valutare le scelte tecnologiche della nostra società.
Al centro dei suoi studi figura l’impatto sociale, etico, economico e ambientale delle nuove applicazioni tecnologiche e scientifiche.
TA-Swiss è chiamato a trasmettere informazioni sulla ricerca scientifica alla popolazione, come pure ai rappresentanti politici, ai responsabili economici e ai ricercatori scientifici.

Modelli di Road Pricing sono già impiegati da diversi anni a Singapore e in alcune città della Norvegia.

A Londra, dove il pedaggio stradale è stato introdotto nel febbraio 2003, ogni conducente deve versare una tassa di circa 12 franchi per entrare nel centro cittadino.

Nella capitale inglese il Road Pricing ha permesso di ridurre il traffico urbano del 30% e ha fornito introiti finanziari di quasi 180 milioni di franchi nel primo anno di applicazione.

In Svizzera esiste finora soltanto un forma di pedaggio stradale per gli automezzi pesanti che transitano sul territorio elvetico.

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