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Il ponte del diavolo

Il problema del trasporto attraverso il Gottardo non è nuovo e risale a molti secoli fa.

Il massiccio del San Gottardo, le cui cime più alte superano i 3000 m, è di difficile accesso, soprattutto dal versante settentrionale.

La ragione è legata alle pareti a strapiombo e a profonde gole come quella della Schöllenen, sul corso del fiume Reuss.

Per evitare queste difficoltà, nel 1200 viene costruita una prima passerella, addossata alla parete rocciosa, per convogliare i trasporti sul passo. Alla passerella fa seguito un rudimentale ponte che nel 1595 viene ricostruito e passa alla storia come il ponte del diavolo. Narra infatti la leggenda che il diavolo in persona ne fosse stato l’artefice. In cambio dell’aiuto avrebbe chiesto l’anima del primo passante.

La “via delle genti”

Già nel 13esimo secolo quindi, la strada del Gottardo comincia a diventare una via di comunicazione sempre più importante fra il nord e il sud dell’Europa e per la sua posizione strategica quella che viene chiamata la “via delle genti” acquista ben presto anche un peso politico, economico e militare.

Alla sua storia sono profondamente legate la nascita della Confederazione svizzera nel 1291, le guerre milanesi nel 1400, il lungo dominio svizzero sui territori ticinesi.

Suworow e Napoleone

Nel 1799, una cruenta battaglia fra truppe francesi, guidate da Napoleone e unità russe ai comandi del generale Suworow danneggia seriamente il ponte del diavolo e compromette il passaggio attraverso il passo.

I russi sconfiggono i francesi. E Suworow, per evitare di essere a sua volta sconfitto dalle unità francesi che si trovano a Zurigo, rinuncia a procedere verso la città sulla Limmat, fa marcia indietro e si drige verso l’Austria. Da lì raggiungerà la Russia. Nei pressi della Schöllenen sorge un monumento in onore dei 700 soldati russi morti in battaglia e del loro valoroso generale.

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L’era delle diligenze

Già all’inizio dell’800 piccole carrozze sono in grado di superare gli oltre 2000 metri del passo. Ma solo nel 1830 viene completata la costruzione della strada, capace di consentire il passaggio di ogni tipo di veicoli.

Inizia così l’era delle diligenze. Nel 1850 il viaggio in diligenza da Basilea a Milano dura 49 ore e 25 minuti e prevede anche l’utilizzo del battello sul Lago dei Quattro Cantoni e del treno.

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