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Il WEF torna a Davos nel 2003

Già l'anno prossimo il WEF tornerà ad affiggere le proprie insegne a Davos Keystone

Poche ore dopo l'annuncio che il governo svizzero garantisce per la sicurezza a Davos, da Ginevra si conferma che il prossimo Forum economico mondiale lascerà New York per tornare nel cuore delle Alpi.

L’organizzatore del World Economic Forum (WEF) ha confermato che intende riportare in terra grigionese il prestigioso appuntamento con i principali protagonisti dell’economia e della politica mondiale. Almeno per l’anno prossimo, poi si vedrà.

In un comunicato diramato a Ginevra, sede dell’organizzazione, il WEF si dice molto soddisfatto per gli sforzi dispiegati dal Consiglio federale affinché il Forum torni a Davos. “Inviterà dunque i rappresentanti dei governi, delle organizzazioni internazionali e del mondo degli affari a riunirsi nuovamente nei Grigioni nel 2003.”

Per Klaus Schwab, fondatore del WEF, la località turistica grigionese, che ha ospitato 32 edizioni del Forum, è il luogo “dove siamo riusciti a instaurare una vera tradizione di dialogo aperto sul piano mondiale.”

Il WEF ha precisato che il ritorno a Davos resta subordinato « alla realizzazione per tempo delle decisioni del Consiglio federale”, inoltre, “consulterà i suoi membri per quanto riguarda lo svolgimento delle prossime edizioni”, dopo la valutazione dei risultati ottenuti a New York.

L’impegno finanziario del governo

Mercoledì mattina, nella sua seduta settimanale, il Consiglio federale ha deciso che si assumerà l’80% dei costi supplementari, pari a 3-4 milioni di franchi all’anno, fino al 2005. Il governo ha inoltre comunicato che finanzierà con 100.000 franchi anche la futura Fondazione «In the Spirit of Davos», che dovrebbe diventare una piattaforma di dialogo tra gli organizzatori del WEF e il movimento di opposizione alla globalizzazione.

I quattro partiti di governo hanno approvato le misure decise dal Consiglio federale. Soddisfazione anche da parte di economiesuisse, la Federazione delle imprese svizzere. Tutti sono concordi nel riconoscere l’importanza del WEF per la Svizzera. Imprenditori e politici hanno un’occasione rara di stabilire contatti ad alto livello.

Preoccupate invece le associazioni che combattono la globalizzazione dei mercati. Per loro, esiste il rischio che le misure supplementari adottate per garantire la sicurezza violino un diritto democratico elementare come la libertà di espressione e di manifestazione.

La Svizzera presente a New York

Durante l’edizione di New York, che comincerà il 31 gennaio, la Svizzera politica, economica e turistica intende farsi sentire con personaggi di spicco. Saranno presenti i tre consiglieri federali Kaspar Villiger, Pascal Couchepin e Joseph Deiss. Sono previste anche varie manifestazioni di carattere turistico e promozionale proposte da Presenza Svizzera e Svizzera Turismo.

Si ricorderà che l’edizione 2002 del WEF è stata spostata a New York perché gli organizzatori volevano evitare ad ogni costo che si riproducessero gli incidenti dell’anno scorso, quando le misure di sicurezza erano state messe a dura prova dalla protesta anti-globalizzazione. Si era anche detto che il trasferimento nella metropoli nordamericana costituiva un gesto di solidarietà dopo gli attentati dell’11 settembre.

Mariano Masserini

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