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Imprenditori in erba sotto i riflettori in Ticino

Giovani imprenditori da tutta l'Europa a Lugano. Tipress

Giovani idee alla prima fiera delle mini-imprese europee a Lugano e Mendrisio, "invase" da 500 partecipanti.

Un palcoscenico internazionale imperdibile per il Canton Ticino.

Ghiotta occasione di farsi conoscere per la Svizzera italiana che ospita fino al 23 marzo la “Ja-Ye European Trade Fair 2003”, la prima Fiera Europea delle mini-imprese. Il ritrovo riunisce i migliori progetti di studenti presenti in 36 Paesi, organizzato dall’associazione mantello “Junior Achievement-Young Enterprise Europe”.

Scopo di queste mini-aziende – così dette sia per la dimensione, da inserire in un contesto scolastico, sia per l’età dei giovanissimi managers – è quello di far emergere negli studenti delle scuole secondarie lo spirito imprenditoriale, assegnando loro l’obiettivo di progettare e gestire una propria azienda nel corso dell’anno scolastico.

All’evento ticinese partecipano 68 mini-imprese, per un totale di oltre 300 studenti e 200 fra docenti, dirigenti delle associazioni nazionali e grandi sponsor.

Giovane Svizzera

Il ramo svizzero di questa associazione si chiama YES! – Young Enterprise Switzerland, ed è presieduto dall’imprenditore ticinese Filippo Lombardi, parlamentare a livello nazionale per il Partito popolare democratico.

“Questa organizzazione stimola lo spirito organizzativo, corporativo e competitivo di tutti i ragazzi. Va nelle scuole e mette a disposizione un piccolo capitale, ad esempio 1000 franchi, affinché tutti gli studenti possano produrre e pubblicizzare un prodotto”, spiega a swissinfo Filippo Lombardi.

Qualche esempio? “C’è di tutto, dal giornalino specifico per giovani – presentato dall’Austria – all’apribottiglie/apriscatole innovativo danese, dagli accessori femminili ungheresi all’artigianato rumeno con manufatti in terracotta.”

Russi, maltesi, ungheresi, estoni, danesi, belgi: la “piccola” Europa in fermento si presenta in Ticino. I ragazzi, dai 15 ai 20 anni, cercano di vendere, con esposizione e marketing ben studiati, i propri prodotti al Fox Town di Mendrisio, il conosciuto centro commerciale divenuto perfetto simbolo di riuscita imprenditoriale, con una media di 15-20mila clienti durante il fine settimana, in prevalenza italiani.

Una realtà transfrontaliera operosa

Il Ticino accoglie per la prima volta una manifestazione di questa portata. “L’effetto immediato è quello di far conoscere il nostro territorio a un potenziale pubblico imprenditoriale giovane”, dice Filippo Lombardi. “Ma si va oltre: la Fiera richiama esponenti politici ed economici a livello internazionale, basti pensare a sponsor quali Danzas e Bata. E noi mostriamo loro che il Ticino non offre solo turismo e banche. Il Ticino è una terra di opportunità imprenditoriali.”

Per la conformazione stessa del territorio, il ritrovo ticinese ammicca in particolar modo all’Italia “dove l’organizzazione di simili progetti è stata per alcuni anni molto vivace”, prosegue Filippo Lombardi, “era sovvenzionata con fondi pubblici, poi il governo ha smesso. Noi siamo al confine, in una zona – l’Insubria – di grande sviluppo transfrontaliero.

Abbiamo quindi la grande occasione di far conoscere meglio alla vicina Italia – che partecipa con un team studentesco di Bergamo – la nostra realtà imprenditoriale, operosa e viva.”

Nomi prestigiosi

È anche un investimento per il futuro: “ci vorrà tempo, ma la fiera europea delle mini-imprese servirà a svegliare l’interesse dei giovani per l’imprenditoria e vice-versa. L’economia ha bisogno di più imprenditori, di gente che rischia e che costruisce.”

Notevole quindi l’impegno ad alto livello per spronare e sostenere le giovani leve dell’economia: il Comitato di patronato è presieduto da Pascal Couchepin, Presidente della Confederazione e Capo del Dipartimento svizzero degli interni.

Tra i membri troviamo Joseph Deiss, a capo del ministero svizzero dell’economia; Ueli Forster, presidente di “economiesuisse”; Marina Masoni, Direttrice del Dipartimento dell’economia e delle finanze del Canton Ticino per citare i più conosciuti.

Al tavolo del patronato siedono anche imprenditori di stanza in Ticino e molto noti a livello internazionale, come Silvio Tarchini (Fox Town), e Behgjet Pacolli (Mabetex SA).

Giovani imprenditori crescono?

“Si”, risponde Filippo Lombardi, “diversi ragazzi hanno fatto strada, specialmente in Gran Bretagna, dove il movimento Junior Achievement-Young Enterprises è presente da ben quaranta anni! In ogni caso è soprattutto un ottimo sistema per allacciare contatti nazionali e internazionali.” Indispensabili per il futuro dei giovani imprenditori.

Alla fine dell’anno scolastico, la mini-azienda viene liquidata a regola d’arte, esattamente come nella realtà. Un sondaggio effettuato nei Paesi partecipanti ha infine rivelato che il 15% degli allievi mantiene la propria azienda al termine della prova, e continua a dirigerla in maniera autonoma al di fuori del programma.

swissinfo, Maddalena Guareschi, Lugano

Ottimo trampolino internazionale, JA-YE European Trade Fair è la fiera europea che accende i riflettori sui migliori progetti delle imprese formate e gestite da studenti durante un anno scolastico, in tutta Europa.

Per il Ticino si tratta di un’occasione unica per mettere in valore presso un pubblico selezionato le proprie aziende più innovative, i servizi di supporto bancario e finanziario e le infrastrutture congressuali e turistiche.

Per gli sponsor si tratta di un’occasione di esportare il proprio marchio in tutta Europa e di ricevere un’attenzione mediatica notevole.

Per i ragazzi, un’occasione d’oro per il futuro.

La Fiera Europea si tiene fino al 23 marzo a Lugano e Mendrisio
Partecipano 300 studenti che vendono prodotti imprenditoriali
Le mini-imprese sono organizzate in quasi ogni paese europeo

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