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In vista dei Mondiali, le squadre di calcio scalano le Alpi

L'allenatore della Corea del Nord Kim Jong Hung (al centro) durante il riscaldamento coi suoi giocatori ad Ayent, nei pressi di Anzère Keystone

Molte nazionali hanno scelto la regione dell'arco alpino per prepararsi al Campionato del mondo di calcio, che inizierà l'11 giugno. Diverse squadre hanno optato per la Svizzera.

I giocatori della Corea del Nord, dell’Algeria e della Costa d’Avorio hanno già iniziato ad allenarsi sulle montagne svizzere. Presto saranno raggiunti dai greci, dai giapponesi e naturalmente dai calciatori elvetici. Molte squadre si sono invece accasate nella vicina Austria.

La ragione di questa passione per le Alpi è presto spiegata: cinque delle nove città sudafricane dove si giocheranno le partite dei Mondiali sono situate a un’altitudine di 1’300 metri e oltre e la finale si svolgerà al Soccer City Stadium di Johannesburg, a 1’750 metri di quota. Per acclimatarsi, le località dell’arco alpino sono quindi ideali.

Il Vallese è la destinazione preferita di molte squadre. Questo cantone è stato scelto anche dal tecnico della nazionale rossocrociata Ottmar Hitzfeld: i giocatori elvetici arriveranno a Crans Montana il 25 maggio per un ritiro di dieci giorni prima di intraprendere il viaggio verso il Sudafrica.

Il selezionatore della nazionale algerina Rabah Saadane ha pure optato per questa località di villeggiatura esclusiva. A Crans Montana ogni ‘volpe del deserto’, soprannome affibbiato alla nazionale del paese nordafricano, sarà sottoposto a test molto sofisticati per esaminare le prestazioni in altitudine.

Anche la Corea del Nord

La squadra giapponese, con al seguito 80 giornalisti, ha eletto domicilio per due settimane sulla sponda opposta della Valle del Rodano, a Saas Fee.

David Graefen, direttore del marketing del paese dell’Alto Vallese, spiega così le ragioni di questa scelta: “Saas Fee è situata a 1’800 metri d’altezza, nel villaggio non circolano automobili e in questa stagione non vi sono molti turisti”.

Certo, per riuscire a sedurre i giapponesi è stato necessario battagliare, ammette Graefen. In lizza vi erano infatti altre cinque località di villeggiatura.

I vari uffici turistici della regione non hanno invece probabilmente fatto a gara per ricevere la nazionale nordcoreana, accasatasi per due settimane ad Anzère, sempre in Vallese.

I ‘chollima’ hanno comunque suscitato una certa curiosità, attirando ai loro allenamenti – svoltisi senza nessuna misura di sicurezza particolare – diversi rappresentanti dei media.

Da qualche giorno sono arrivati in Svizzera anche gli ‘elefanti’ della Costa d’Avorio. Drogba e compagni soggiornano a Saanenmöser, nei pressi di Gstaad. La Grecia, dal canto suo, ha optato per la Svizzera orientale, scegliendo Bad Ragaz.

Competizione accanita

Ad attirare le nazionali che parteciperanno ai Mondiali è però stata soprattutto l’Austria, che ospita una dozzina di squadre.

Come in occasione dell’Euro 2008, la lotta tra le località di villeggiatura per sedurre le federazioni dei diversi paesi è stata acerrima.

“È una sfida infuocata”, osserva Thomas Bieger, esperto di turismo all’Università di San Gallo. “Investire per attirare personaggi importanti è diventata una delle nuove frontiere del marketing”.

Quando le condizioni climatiche, il livello di sicurezza e la tranquillità sono più o meno simili, a svolgere un ruolo determinante sono le infrastrutture sportive e il tasso di cambio, affermano gli specialisti.

Secondo Véronique Kanel, portavoce di Svizzera Turismo, la Svizzera può far valere un buon rapporto qualità-prezzo. “Ciò che conta per le squadre è però soprattutto la qualità”, precisa.

Michel Zen-Ruffinen, ex segretario generale della FIFA e attualmente presidente della Matchworld Consulting, società che si è occupata delle trattative tra le squadre e le località, sottolinea però che l’Austria oggi è meglio preparata per accogliere i calciatori.

“Le squadre sono sempre più esigenti”, ha dichiarato in un’intervista a Le Matin Dimanche. “Una volta un campo per allenarsi era sufficiente; oggi ce ne vogliono due, situati idealmente vicino all’albergo. Queste sono condizioni che spesso si ritrovano in Austria, ma non in Svizzera. A Saas Fee ne abbiamo dovuto inventare uno”.

“Effetto Weggis”?

L’industria del turismo svizzera, che ha risentito della crisi e del franco forte, spera comunque che la presenza di queste squadre possa contribuire a dare una spinta al settore.

“È sicuramente positivo avere così tante squadre che sia allenano in Svizzera. È un’opportunità fantastica per mostrare la nostra ospitalità e le bellezze del nostro paese”, afferma Véronique Kanel.

David Graefen spera che l’arrivo della squadra giapponese possa stimolare la domanda dal paese del Sol Levante (nel 2009 sono stati registrati 3’500 pernottamenti di turisti giapponesi) e permettere a Saas Fee di rivaleggiare con la vicina Zermatt.

Graefen non crede però che possa esservi un “effetto Weggis”. Nel 2006 il piccolo villaggio nella regione di Lucerna era stato preso d’assalto dai turisti brasiliani, desiderosi di ammirare Ronaldinho & Co. durante il campo d’allenamento in vista dei Mondiali in Germania. Un effetto che si era poi protratto ancora per due anni.

Simon Bradley, swissinfo.ch
(traduzione di Daniele Mariani)

Svizzera: Crans Montana, 25 maggio-5 giugno.
Algeria: Crans Montana, 13-26 maggio
Corea del Nord: Anzère, 10-23 maggio
Costa d’Avorio: Saanenmöser, 24 maggio-9 giugno
Grecia: Bad Ragaz, 21 maggio-2 giugno
Giappone: Saas Fee, 26 maggio-6 giugno

Gruppo A: Sudafrica, Messico, Uruguay, Francia
Gruppo B: Argentina, Nigeria, Corea del Sud, Grecia
Gruppo C: Inghilterra, USA, Algeria, Slovenia
Gruppo D: Germania, Australia, Serbia, Ghana
Gruppo E: Olanda, Danimarca, Giappone, Camerun
Gruppo F: Italia, Paraguay, Nuova Zelanda, Slovacchia
Gruppo G: Brasile, Corea del Nord, Costa d’Avorio, Portogallo
Gruppo H: Spagna, Svizzera, Honduras, Cile

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