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L’economia svizzera guarda ad est

Pascal Couchepin a Budapest con il ministro degli esteri magiaro Janos Martonyi Keystone

Tornata di prospezione in Polonia e Ungheria del ministro dell'economia Pascal Couchepin, accompagnato dai rappresentanti degli ambienti imprenditoriali.

Una tre giorni all’est per consolidare i legami e rafforzare gli scambi economici e commerciali con due paesi dell’Europa centro-orientale impegnati a negoziare il loro ingresso nell’Unione Europea.

Tema dei colloqui, soprattutto, la situazione economica e lo stato delle riforme nei paesi visitati, le relazioni bilaterali e il processo di integrazione europea. Ungheria e Polonia sono tra i candidati con i quali l’UE prevede di concludere le trattative a fine anno. In scaletta, anche alcune questioni riguardanti l’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) e l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).

L’arrivo a Varsavia ha dato a Couchepin l’occasione di stabilire un primo contatto con il nuovo governo polacco, al potere dall’ottobre del 2001, dopo aver superato nettamente il confronto con un centro-destra reduce da una legislatura fallimentare.

Incoraggiare la presenza delle piccole e medie imprese

Dai colloqui svoltisi è emerso che i rapporti tra le parti sono soddisfacenti, ma possono ancora migliorare. Gli accordi conclusi nel quadro dell’Associazione europea di libero scambio hanno contribuito allo sviluppo del commercio bilaterale. Dal 1995, infatti, gli scambi fra la Svizzera e la Polonia sono cresciuti del doppio e comprendono sempre più prodotti di valore. Inoltre, la Polonia risulta essere il primo partner commerciale della Svizzera e paese destinatario di investimenti diretti nell’Europa centro-orientale.

Situazione promettente, quindi, ma esistono sempre dei margini di miglioramento. Couchepin ne ha parlato con il ministro dell’economia Piechota e col presidente della Banca centrale Balcerowicz. Se la Confederazione è presente in zona con le grandi ditte, va incoraggiata la presenza delle piccole e medie imprese praticamente assenti dal paese.

Altro tema, quello delle difficoltà incontrate dai polacchi che vorrebbero andare a lavorare in Svizzera. Insomma, ci sono cose che andrebbero migliorate e le parti ne hanno preso atto con l’impegno, sulla parola, di fare del loro meglio.

Buoni rapporti anche con l’Ungheria

Dalla metà dello scorso decennio, sono raddoppiati anche gli scambi con l’Ungheria. E anche nel caso dello stato danubiano, i rapporti bilaterali sono stati giudicati buoni. Il ministro degli esteri magiaro Martonyi ha affermato che, comunque, ci sono delle possibilità di intensificare tali relazioni, soprattutto nei settori economico e commerciale.

Anche in Ungheria la Svizzera è presente soprattutto con i grandi nomi, mentre va decisamente incoraggiata l’attività delle piccole e medie imprese. Argomenti, questi, discussi soprattutto con i ministri dell’economia e delle finanze.

Il capo della diplomazia magiara ha, inoltre, messo al corrente Couchepin sullo stato del processo di integrazione europea dell’Ungheria che è considerata tra i candidati più promettenti.

Massimo Congiu, Budapest

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