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L’economia svizzera in fase recessiva

Secondo gli esperti, l'economia svizzera sta attraversando una fase di "stagnazione marcata" Keystone Archive

Secondo i dati forniti dal Segretariato di stato dell'economia, la congiuntura ha registrato una flessione negli ultimi 4 trimestri.

Nonostante molte incertezze, una ripresa è attesa per la metà del 2003.

In base ai dati pubblicati giovedì dal Segretariato di stato dell’economia (seco), il prodotto interno lordo (Pil) è aumentato dello 0,4 per cento in termini reali nel secondo trimestre di quest’anno, rispetto al trimestre precedente. Impulsi positivi sono stati impressi dalla domanda di consumo e dalle esportazioni.

Seppure debole, questa crescita rappresenta il ritorno a tassi positivi: segue infatti 4 trimestri consecutivi caratterizzati da una leggera flessione. Sull’arco di un anno l’economia svizzera si è quindi trovata in una fase recessiva. In base ai dati riveduti dal seco: – 0,2 % nel primo trimestre del 2002 ; -0,9%, -1% e – 0,2.% negli ultimi tre trimestri del 2001.

Contrazione degli investimenti

Nel secondo trimestre, la progressione di un punto percentuale del consumo dei nuclei famigliari nel secondo trimestre è risultata leggermente più marcata rispetto ai primi tre mesi di quest’anno (+ 0,7 %). La contrazione degli investimenti (- 9,9 %) è invece proseguita.

Si è assistito a un lieve incremento (+ 0,5 %) nel settore delle costruzioni, a fronte di una forte flessione in tutte le categorie di beni strumentali (-18,9 %). Secondo i dati ritoccati, nel primo trimestre le costruzioni avevano registrato un incremento del 5,2 %, le macchine e gli impianti un calo del 17,5 %.

Export in ripresa

Tra inizio aprile e fine giugno le esportazioni di beni e servizi sono aumentate del 4,0 % rispetto al trimestre precedente, dopo ben cinque trimestri con segno negativo. L’incremento è dovuto ad una crescita delle esportazioni di merci (+ 5,3 %; + 0,7 % nel primo trimestre).

I servizi continuano invece ad essere caratterizzati da una flessione (- 0,8 %, contro – 4,8 % nel primo trimestre): tendenza questa, che nel turismo risulta più marcata (calo dei pernottamenti di stranieri in Svizzera e del trasporto internazionale di persone).

A livello di importazioni di beni e servizi, risulta una progressione del 6,3 % (+ 1,3 % nel primo trimestre). La tendenza è positiva sia per ciò che concerne le merci, sia per quanto riguarda i servizi, turismo compreso.

Il ristagno dell’economia ha influito sul mercato del lavoro, rileva il seco. Tra inizio aprile e fine giugno l’occupazione ha segnato un nuovo calo. A fine agosto 2002 il tasso dei senza lavoro si è attestato al 2,7 %, contro l’1,7 % dell’agosto 2001.

Quadro generale

Nel corso dell’estate sono apparsi i segnali di un ritardo della ripresa congiunturale nello spazio OCSE, osserva il seco. Soprattutto negli Stati Uniti il recupero sembra temporaneamente perdere forza.

L’UE, grazie ai forti impulsi forniti dalle sue esportazioni negli Stati Uniti, ha superato la fase più debole: il miglioramento non riguarda però ancora la domanda interna e la ripresa si fa quindi attendere.

Le forti esportazioni hanno suscitato qualche speranza in Giappone, ma il paese non ha ancora superato la fase di deflazione. Nei paesi del sud est asiatico la congiuntura si è sviluppata favorevolmente. Le crisi finanziarie nei paesi latinoamericani hanno portato ad una crisi di sfiducia degli investitori.

Prospettive incerte

Secondo il seco, negli Stati Uniti le possibilità di un miglioramento considerevole permangono buone. La politica perseguita in ambito monetario e finanziario, il rincaro contenuto, nonché l’elevato potenziale di crescita della produttività giocano a favore della ripresa statunitense.

Per l’economia svizzera si assisterà a un rilancio congiunturale soltanto nel 2003, secondo gli esperti del seco. Nell’intero 2002 il Pil aumenterà solo dello 0,5 % in media su base annua (2001: + 0,9 %). Nel corso del semestre invernale 2002/03 il ritmo dovrebbe segnare un’accelerazione. Il rincaro si manterrà a valori molto bassi. La disoccupazione aumenterà, per poi ridiscendere a partire dalla metà del 2003.

L’inizio del processo di ripresa congiunturale in atto a livello mondiale non è privo di rischi. Vanno tenuti presenti soprattutto l’incerta situazione geopolitica e i rischi, ad essa correlati, di perturbazioni dell’approvvigionamento petrolifero e di aumenti del prezzo del greggio.

Per un’evoluzione positiva dell’economia elvetica saranno decisive la rapida e chiara ripresa congiunturale nell’UE e l’assenza di un ulteriore aumento del corso reale del franco svizzero.

swissinfo e agenzie

Il Pil è crescito dello 0,4 % nel secondo trimestre del 2002.
Nei 4 trimestri precedenti ha fatto registrare una leggera contrazione.
Il tasso di disoccupazione è pari al 2,7 % a fine agosto.

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