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L’incognita delle pensioni

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Impossibile per molti svizzeri d'Argentina continuare a pagare le quote dell'AVS facoltativa per aver diritto alla pensione.

Nello spazio di pochi mesi il valore del peso argentino rispetto al franco svizzero si è ridotto di quasi quattro volte.

La crisi economica argentina si ripercuote direttamente sulle possibilità degli svizzeri emigrati nel Paese sudamericano di versare le quote della pensione, l’AVS facoltativa.

La svalutazione del peso argentino ha quadruplicato, nello spazio di pochi mesi, i contibuti da versare. Molti hanno dovuto scegliere: o mangiare o pagare le quote dell’AVS.

Una situazione di disagio, che concerne circa 3.000 nostri connazionali residenti in Argentina, della quale si è fatta portavoce l’ambasciata di Svizzera a Buenos Aires.

Situazione drammatica

E’ stato lo stesso ambasciatore Armin Ritz ad intervenire presso l’Ufficio federale delle assicurazioni sociali, per segnalare l’impossibilità di molti assicurati di continuare a versare le quote.

Della problematica si sta occupando anche l’Organizzazione degli svizzeri dell’estero (ASO).

Lo conferma a swissinfo Sarah Mastantuoni, responsabile del servizio giuridico:”Stiamo valutando con gli uffici governativi interessati le possibilità di trovare una soluzione”.

Una soluzione potrebbe essere quella di un intervento dello Stato. Per ottenerlo ci vuole però del tempo: “Le modifiche legislative richiedono l’adozione di una procedura particolare, che non si concretizza dall’oggi al domani” precisa la console generale Marie Therèse Heldner.

Circolo vizioso

Ma per gli svizzeri d’Argentina il tempo stringe. La legge sull’AVS facoltativa prevede l’esclusione degli “assicurati se non hanno pagato i contributi dovuti per un anno civile prima del 31 dicembre dell’anno seguente”.

756 franchi di contributi all’anno, la quota minima per gli assicurati senza attività lucrativa: una cifra fuori dalla portata di chi, mediamente, vive con meno 100 franchi al mese.

E se non si pagano le quote si va inevitabilmente incontro alle penali, agli interessi di mora ed all’espulsione dal sistema. Un circolo vizioso che comporta il rischio di veder svanire la sicurezza rappresentata da una pensione minima di 1.030 franchi al mese.

Una somma insufficiente in Svizzera, ma che consente ai nostri connazionali emigrati in Argentina di vivere dignitosamente la terza età.

Sergio Regazzoni, swissinfo

Sempre più difficile per i circa 3.200 svizzeri d’Argentina iscritti all’AVS facoltativa continuare a versare i contributi.

Della difficile situazione si è fatta portavoce l’ambasciata di Svizzera a Buenos Aires.

L’Organizzazione degli svizzeri dell’estero impegnata nella ricerca di una soluzione.

3.200 circa gli svizzeri d’Argentina iscritti all’AVS facoltativa
1.076 pagano la quota minima
450 sono dispensati dal pagamento
9.8 % il contributo sull’attività lucrativa
Il contributo annuale varia da Da 756 a 9.800 franchi
1.030 franchi la pensione minima dopo 44 anni di contributi

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