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L’uomo nuovo di Berna a Bruxelles

Keystone Archive

L'ambasciatore Jacques de Watteville sarà il nuovo capo della missione svizzera presso l'Unione europea a Bruxelles. Succederà a fine anno a Bernhard Marfurt.

La nomina dell’esperto di questioni economiche e finanziarie è letta dalla stampa elvetica in relazione alle differenze tra Berna e l’UE sulla questione fiscale.

Il nuovo capo della missione svizzera presso l’Unione europea (UE) sarà un esperto di questioni economiche. Jacques de Watteville, già capo della Divisione degli affari economici e finanziari del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), succederà a Bernhard Marfurt nella sede di Bruxelles.

L’UE ha già fornito il nulla osta alla nomina, ha indicato sabato all’agenzia ATS il portavoce della missione svizzera Hanspeter Mock, confermando un’informazione del quotidiano «Neue Luzerner Zeitung». La notizia era già stata data alcuni giorni fa dal quotidiano «Le Temps», senza essere confermata dal DFAE.

Stando a documenti dell’UE visibili su internet, l’entrata in funzione di de Watteville avverrà dopo la consegna delle lettere di accreditamento, scrive il segretariato del Consiglio dei ministri dell’UE sul proprio sito. Il nome di de Watteville era stato annunciato alle istanze europee già prima dell’estate. Per Mock il passaggio di consegne si terrà verso la fine dell’anno.

L’uomo giusto per la controversia fiscale

L’ambasciatore de Watteville, classe 1951, attualmente rappresenta gli interessi elvetici a Damasco. È alle dipendenze del DFAE dal 1982. Giurista ed economista, de Watteville ha già servito nella missione elvetica a Bruxelles tra il 1988 e il 1992.

Quale capo della Divisione degli affari economici e finanziari del DFAE ha partecipato ai negoziati Svizzera-UE sulla fiscalità del risparmio. Era pure parte in causa nelle repliche elvetiche alle accuse dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) che intendeva porre la Confederazione su una lista nera per «pratiche fiscali dannose».

«È indicativo il fatto che il nuovo ambasciatore sia un esperto di questioni finanziarie scottanti – l’uomo adatto per il contenzioso fiscale tra Berna e Bruxelles», scrive la «Neue Luzerner Zeitung».

Bernhard Marfurt sarà invece trasferito a Vienna per dirigere la missione presso l’ONU e l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE).

swissinfo e agenzie

Per la Commissione europea, la fiscalità delle imprese adottata in certi cantoni elvetici costituisce una forma di aiuto statale incompatibile con il buon funzionamento dell’accordo di libero scambio del 1972.

I privilegi fiscali in questione sono accordati a società che hanno sede in Svizzera, ma che realizzano i propri profitti all’estero.

La Svizzera ritiene invece che l’accordo del 1972 si applichi soltanto al commercio di alcuni beni (prodotti industriali e prodotti agricoli trasformati).

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