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La Banca cantonale di Zurigo taglia 130 posti di lavoro

Il logo della Banca cantonale di Zurigo Keystone Archive

La Banca cantonale di Zurigo (BCZ) prevede la soppressione di 130 impieghi. La ristrutturazione rientra nel piano di riduzione dei costi.

La decisione è stata adottata dopo il crollo dell’utile nel 2001. Il piano di ristrutturazione, che prevede la soppressione di 130 impieghi, è stato reso noto giovedì pomeriggio in una conferenza stampa a Zurigo da Hans Vögeli, il nuovo presidente della direzione generale della banca.

Una trentina i licenziamenti

La maggior parte della riduzione dell’organico avverrà non sostituendo i dipendenti che lasciano spontanemente la banca. In precedenza Urs Ackermann, portavoce dell’istituto, aveva rilevato che i licenziamenti saranno 30 al massimo.

Il 31 dicembre la BCZ occupava 4.300 persone, il 5,6 per cento in più rispetto ad un anno prima. Saranno cancellati impieghi a livello di quadri soprattutto nella sede principale della Bahnhofstrasse, ha osservato Vögeli. In linea di massima il provvedimento non colpirà invece la rete delle filiali, già sottoposta ad una ristrutturazione a metà degli anni ’90.

Compressione dei costi

I costi ed i ricavi sono evoluti in modo divergente, ha affermato Vögeli. «Continuiamo a realizzare ricavi consistenti, ma a costi nettamente più alti del passato», ha aggiunto. Il rapporto costi/ricavi è passato dal 58,7 per cento nel 2000 al 68 per cento l’anno passato. «Ragion per cui occorre agire», ha commentato Vögeli.

Il programma di compressione dei costi finora già deciso comporta un incremento dei risultati per 64 milioni di franchi all’anno. Di tale somma, 20 milioni proverranno dalla riduzione del personale, altri 21 dal taglio dei costi per il materiale. Inoltre i ricavi dovranno lievitare di 23 milioni.

La BCZ aveva annunciato in gennaio un utile netto di 339 milioni di franchi per il 2001, in calo del 30 per cento rispetto al risultato del 2000. L’istituto di credito zurighese ha anche fatto sapere di voler crescere ulteriormente, grazie a cooperazioni con altre banche svizzere e ad acquisizioni.

swissinfo e agenzie

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