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La firma virtuale diventa realtà

La firma elettronica sarà eurocompatibile ed equiparata a quella autografa Keystone

Il governo svizzero ha deciso che da gennaio la firma elettronica, a certe condizioni, avrà lo stesso valore legale della firma manoscritta.

Ciò dovrebbe agevolare l’e-government e facilitare contratti di credito o di consumo nelle transazioni commerciali via Internet.

La legge sulla firma elettronica (FiEle) è stata adottata dalle Camere il 19 dicembre 2003.

Con la decisione odierna dell’esecutivo, parlamento e governo sperano di dare nuovi impulsi al commercio elettronico, all’e-government (scambio di informazioni tra autorità e cittadini) e al cosiddetto e-voting, già utilizzato in via sperimentale in alcuni cantoni.

Tra le ragioni principali che hanno frenato finora l’espansione dell’e-commerce in Svizzera v’era senza dubbio la questione della sicurezza.

Secondo varie indagini, buona parte della popolazione considera infatti ancora oggi poco sicure le transazioni economiche online.

Come funziona



La firma elettronica si basa sulla tecnica della codifica asimmettrica. L’utente dispone di dati informatici unici – chiavi di codifica – di cui una, la chiave privata, deve rimanere segreta, mentre l’altra, la chiave pubblica, può essere divulgata a piacimento.

La chiave privata, o di firma, (paragonabile a un codice d’accesso personale) serve a firmare un file elettronico mentre la chiave pubblica (una specie di profilo dell’utente) permette al destinatario di verificare la firma elettronica del mittente.

L’abbinamento delle chiavi privata e pubblica permetterà di identificare il mittente di un documento, ma anche di controllare se il testo è stato modificato dopo la firma.

I prestatori di servizi di certificazione

La chiave pubblica si trova in un certificato elettronico emanato da un terzo di fiducia, ossia il prestatore di servizi di certificazione.

Il certificato elettronico mette in relazione la chiave pubblica ad una determinata persona, identificata al momento dell’emissione della chiave mediante esibizione del passaporto.

Per poter operare, i prestatori di servizi di certificazione devono dunque essere riconosciuti, e dimostrare di ottemperare alle disposizioni di legge.

Il compito di accreditare gli organismi incaricati di riconoscere i prestatori di servizi di certificazione spetta al Servizio d’accreditamento svizzero dell’Ufficio federale di metrologia e di accreditamento (SAS).


swissinfo e agenzie

I possessori di una firma elettronica non saranno perseguibili per crimini commessi da terzi, se possono provare di aver preso le necessarie misure di sicurezza.
Il regime sperimentale sulla certificazione elettronica era stato istaurato dal Consiglio federale già nel 2000.

Da gennaio la firma elettronica e quella autografa saranno – a determinate condizioni – equivalenti.

La firma elettronica corrisponde ad un’informazione che viene aggiunta ad un documento informatico al fine di garantirne integrità e provenienza.

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