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La stazione di Lucerna, pioniera della modernità

All'interno della stazione, molta luce ed un'impressione di spazio swissinfo.ch

Chi arriva o parte dalla stazione ferroviaria di Lucerna, a malapena fa caso all’edificio e alla sua storia.

In passato la stazione era addirittura sparita per un ventennio. Poi, nel 1991 è tornata ad essere un vero modello per le altre stazioni ferroviarie svizzere.

A prima vista, la stazione di Lucerna può essere facilmente considerata come uno dei tanti posti dove la gente viene e va.

La maggior parte dei turisti le dedicano appena una seconda occhiata, nonostante siano in molti a considerare la città una vera summa delle bellezze della Confederazione.

D’altronde non è una sfida da poco, riuscire ad attirare l’attenzione competendo con le magnifiche vedute cittadine sul lago a forma di croce, che ha come fondale le montagne Rigi e Pilatus.

Per strappare uno sguardo interessato, la stazione deve vedersela con attrazioni che seducono le folle: dai battelli a vapore sul lago al famoso ponte in legno di Kapell.

Sguardo ravvicinato

Ma se vi capita di avere il tempo di osservare attentamente la stazione ferroviaria di Lucerna, scoprirete che ha un’infinità di volti, capaci di suscitare una curiosità non solo passeggera.

L’aspetto che forse colpisce di più è la luce, che entra nell’edificio attraverso il vetro del tetto, elegantemente ricurvo, e della facciata: due pezzi unici dal punto di vista architettonico.

Essi conferiscono alla hall di ingresso un’impressione di spazio, ma si tratta di un artificio ingannevole perché di spazio, in realtà, ce ne è veramente poco.

Al pianoterra, basterà cercare di acquistare il biglietto per capire che Lucerna è diversa da tutte le altre stazioni svizzere. Perché la biglietteria, semplicemente, non c’è.

Tutti i tipici servizi di una stazione ferroviaria (come gli sportelli per fare i biglietti o per depositare i bagagli) sono situati nel piano interrato, immersi nella luce del giorno grazie al soffitto di vetro. Insieme a negozi e ristoranti.

Al primo piano ci sono altri ristoranti, di “prima” e di “seconda classe”, così come un centro congressi. Tutti con vista sui quindici binari.

Giorni di gloria

La stazione nasconde un passato pittoresco e gli edifici originari raccontano una storia affascinante.

“La prima stazione ferroviaria è stata costruita attorno al 1850: era il luogo di passaggio dal treno al lago, per merci e persone”, racconta Kilian Elsasser, curatore al Museo Svizzero dei Trasporti.

“Da Lucerna si raggiungeva in barca Flüelen – sull’altro lato del lago – e da lì, la linea ferroviaria del Gottardo”.

La seconda stazione ferroviaria fu inaugurata nel 1896. Era un edificio grandioso e fu simbolo della città per 75 anni, prima di essere distrutto da un grande incendio, nel 1971.

L’edificio aveva una cupola di vetro e una lanterna, non molto comuni nelle stazioni svizzere dell’epoca.

“C’era un motivo, per questa sua particolare conformazione”, continua Elsasser.

“Sull’altra riva del lago c’erano i grandi alberghi, come lo Schweizerhof: le autorità cittadine volevano un edificio che potesse tenere loro testa, in termini di architettura”.

Simbolo in fiamme

Ma la mattina del 5 febbraio 1971 un incendio scoppiò negli alloggi del personale, al terzo piano dell’edificio, e le fiamme si impadronirono del simbolo cittadino.

“La vecchia stazione ferroviaria, costruita con molto legno, bruciò a tempo di record. Appena un’ora dopo la chiamata ai vigili del fuoco, la grande cupola era precipitata al suolo, distrutta”, ricorda Elsasser.

“L’orologio principale ha smesso di funzionare alle 9.03 e la cupola ha toccato il suolo alle 9.06. In qualche modo, ha segnato il momento in cui la stazione ha smesso di vivere”, aggiunge.

Secondo i libri di storia, gli orologi hanno smesso di funzionare esattamente all’ora indicata in uno schizzo della stazione risalente al 1894.

La rinascita

Alle 9.03 del 5 febbraio 1991, esattamente venti anni dopo l’incendio, le autorità di Lucerna inaugurarono l’attuale stazione.

“Erano i tempi della crisi del petrolio e della rinascita del trasporto pubblico. E questo ha reso più complicata la riflessione su quale tipo di stazione ferroviaria servisse alla città”, argomenta Elsasser. “E d’altronde, la stazione di Lucerna è stata una delle prime di questa sorta di rinascimento”.

L’edificio, infatti, è entrato nella storia come la prima stazione ferroviaria moderna della Confederazione, un modello per le altre.

“I progettisti pensarono che doveva diventare un punto vitale della città. Non solo un luogo dove comprare un biglietto o prendere un treno, ma anche dove mangiare e fare acquisti. Volevano dare vita a un luogo d’incontro per tutta la città”.

Colpisce nel segno lo scrittore inglese Anthony Lambert, che nel suo libro “La Svizzera in treno” scrive: “Seppure orfana del carattere della vecchia stazione, quella nuova è un modello di funzionalità”.

swissinfo, Robert Brookes, Lucerna
(traduzione di Serena Tinari)

L’attuale stazione ferroviaria di Lucerna è stata inaugurata nel 1991.

L’edificio precedente fu distrutto in maniera spettacolare da un incendio, avvenuto esattamente venti anni prima.

Il portale principale della vecchia stazione, che si è salvato dall’incendio, è ora un suggestivo arco che si staglia al centro della piazza di fronte.

In cima all’arco c`è una statua chiamata “Zeitgeist” (spirito del tempo), opera dallo scultore svizzero Richard Kissling.

Un enorme murale originario della vecchia stazione – “Nord e Sud” dell’artista ginevrino Maurice Barraud – è stato incorporato in una parete di vetro e si trova ora nella facciata occidentale del nuovo edificio.

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