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La Svizzera colloca una nuova bandiera in Cina

Micheline Calmy-Rey con il nuovo console generale di Canton Werner E. Nievergelt swissinfo.ch

Alla presenza della ministra degli esteri Micheline Calmy-Rey è stato inaugurato un nuovo consolato svizzero in Cina. Quella aperta a Canton è la quarta rappresentanza elvetica nel paese asiatico.

Nella dinamica metropoli al sud della Cina è poi stata presentata un’esposizione dedicata al design “Made in Switzerland”.

Al 27esimo piano del Plaza Guangcheng, uno dei numerosi grattacieli che si innalzano verso il cielo di Canton (Guangzhou), la Svizzera ha inaugurato domenica un nuovo consolato generale.

Dopo Pechino, Shanghai e Hong Kong, la rete diplomatica elvetica colloca un’altra bandiera rossocrociata in una delle regioni più importanti della Cina.

La scelta di Canton – ha osservato la consigliera federale Micheline Calmy-Rey – non è casuale. “Si tratta del motore dello sviluppo economico del paese”.

“Il consolato ha innanzitutto lo scopo di promuovere gli scambi e di rafforzare la cooperazione scientifica, tecnologica e culturale”, ha sottolineato la ministra.

Il motore cinese

Con l’apertura economica voluta dall’ex leader Deng Xiaoping nel 1978, il Guangdong (90 milioni di abitanti e 40’000 ditte industriali) è diventato la provincia cinese più prosperosa. Secondo le stime, il suo prodotto interno lordo nel 2005 ha superato i 270 miliardi di dollari (11% del totale nazionale).

Per la Confederazione, così come per numerosi Stati, si tratta di un eldorado da non lasciarsi sfuggire. “L’anno scorso gli investimenti diretti elvetici sono ammontati a 347 milioni di dollari. È ancora insufficiente, ma il potenziale è grande”, ha dichiarato Calmy-Rey.

Anche dal profilo turistico il Guangdong è una terra fertile. “Un terzo dei turisti cinesi che vengono in Svizzera giungono da questa provincia”, ha indicato a swissinfo il nuovo console Werner E. Nievergelt.

Il design elvetico in mostra

Al Museo d’Arte del Guangdong – uno dei più importanti del paese – Micheline Calmy-Rey ha poi inaugurato l’esposizione “Swiss design now”.

Avvalorandosi della partecipazione di ditte e designer elvetici, il curatore della mostra Pierre Keller – direttore della Scuola cantonale d’arte di Losanna (Vaud) – offre un’immagine della Svizzera al passo con i tempi. La qualità del marchio “Swiss made” si fonde con le idee della nuova generazione di artisti.

Gli oggetti in mostra, già esposti in passato a Pechino e a Shanghai, approderanno in Svizzera alla fine del 2007.

Ribadita l’amicizia

Nel suo ultimo giorno di incontri ufficiali, la responsabile della diplomazia svizzera è stata ricevuta da esponenti delle autorità locali. Tra questi, il Primo Segretario del Comitato del Partito comunista del Guangdong, Zhang Dejiang, e il vice sindaco della città, Shen Bonian.

Come a Pechino, le due parti hanno sottolineato la lunga e solida amicizia che lega Svizzera e Cina da oltre 50 anni.

Dopo un viaggio di cinque giorni, la delegazione elvetica farà rientro in patria lunedì.

swissinfo, Luigi Jorio, Canton

La Svizzera è presente in Cina con quattro rappresentanze diplomatiche.
L’ambasciata è a Pechino, mentre i consolati generali si trovano a Shanghai, Hong Kong e Guangzhou.
In Cina risiedono 2’700 cittadini elvetici e sono attive circa 300 aziende svizzere.

Il Consolato generale svizzero a Canton copre un’area che comprende la provincia del Guangdong, Fujian, Hainan e la regione autonoma del Guanxi (150 milioni di persone).

I quindici collaboratori si occupano della promozione e della salvaguardia degli interessi elvetici in vari settori (economia, commercio, cultura, turismo,…) e dell’assistenza a ditte svizzere.

La rappresentanza elvetica collabora poi con autorità, istituzioni ed organizzazioni locali ed è responsabile dell’emissione di passaporti, visti e altri documenti. Ospita inoltre una filiale dello Swiss Business Hub.

Dal 15 dicembre potrà emettere ogni tipo di visto. Si stima che saranno 35’000 i visti emessi in un anno (80’000 a Pechino, oltre 100’000 tra Shanghai e Hong Kong).

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