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La Svizzera perde competitività nel mondo

Economia svizzera meno competitiva, secondo il WEF Keystone

L’economia elvetica retrocede nell’Indice di competitività internazionale stilato dal World Economic Forum (WEF).

I punti deboli nel confronto internazionale sono la legislazione sul lavoro, restrittiva per la manodopera straniera. Quelli forti, il settore finanziario.

La Finlandia ha soffiato agli Stati Uniti il primo posto nella classifica dei Paesi più competitivi al mondo, elaboprata annualmente dal World Economic Forum (WEF).

Ai primi dieci posti figurano sei nazioni europee, fra le quali la Svizzera, che è settima ma perde due posizioni.

Intitolato «The Global Competitiveness Report 2003-04», lo studio pubblicato giovedì a Ginevra analizza 102 stati che rappresentano insieme il 97,8 per cento del prodotto interno lordo mondiale.

Il potenziale di crescita economica è valutato sia attraverso dati ufficiali, sia con osservazioni di operatori economici nei Paesi in questione.

La classifica viene stilata dal 1979 in collaborazione con l’università di Harvard (USA).

Scandinavia in testa, Usa leader nel settore tecnologico

Anche quest’anno la Scandinavia la fa da padrone. Dopo Finlandia e Stati Uniti, seguono infatti Svezia, Danimarca, Taiwan, Singapore, Svizzera, Islanda e Norvegia.

Secondo il WEF gli Stati Uniti rimangono leader del settore tecnologico, ma sono penalizzati dalla bassa qualità delle sue istituzioni pubbliche e dalla debolezza dell’ambiente macroeconomico.

In particolare nel campo delle finanze pubbliche gli Stati Uniti non vanno oltre il 50esimo rango.

In calo anche Gran Bretagna e Canada, scesi rispettivamente al 15esimo e al 16esimo posto a causa del deteriorarsi delle loro istituzioni pubbliche, mentre Germania (13esima) e Francia (26esima) soffrono per i loro problemi di bilancio.

Cina penalizzata dalla corruzione

In Africa la nazione più competitiva è il Botswana (36esima), in America latina il Cile (28esimo), mentre il numero due regionale Messico segue solo al 47esimo rango.

In Asia i primi della classe sono i giapponesi (11esimi), mentre la Cina è ancora solo 44esima.

Sulla nazione più popolosa del mondo pesano la mancanza d’indipendenza del sistema giudiziario e la corruzione nel settore pubblico.

Anche la Russia, nonostante sostanziali progressi generali, rimane al 70esimo posto. Al Paese di Vladimir Putin il rapporto rimprovera una forte inflazione, l’inefficienza del sistema bancario ed un largo ventaglio di lacune sul fronte istituzionale.

swissinfo e agenzie

The «The Global Competitiveness Report 2003-04» analizza la competitività di 102 stati in tutto il mondo.

La classifica viene stilata dal 1979 in collaborazione con l’università di Harvard (USA).

Quest’anno gli Stati Uniti sono scesi al secondo posto, lasciando la prima posizione alla Finlandia.

Anche la Svizzera è scesa di due gradini, passando dal quinto al settimo posto.

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