Prospettive svizzere in 10 lingue

La Svizzera restituisce i fondi di Abacha

Una gran parte dei fondi Abacha ritornano in Nigeria (RDB) RDB

La Svizzera ha dato il via libera al versamento di una prima «rata» di 290 milioni di dollari alla Nigeria.

Si tratta di parte dei 460 milioni di dollari depositati nelle banche elvetiche dall’ex dittatore Sani Abacha.

Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha dato ordine di effettuare il pagamento all’inizio della settimana alla Banca dei regolamenti internazionali.

Oltre al versamento attuale, ha precisato venerdì il portavoce del DFGP Livio Zanolari, la Nigeria ha diritto a 170 milioni restanti, che sono stati investiti e dovranno essere convertiti in denaro liquido prima della restituzione, ha aggiunto.

Fondi destinati a progetti di sviluppo

La Svizzera ha firmato la scorsa settimana un accordo con la Banca mondiale per il controllo dell’utilizzazione degli averi dall’ex dittatore, morto nel 1998.

Questa intesa giunge dopo che il governo Nigeriano aveva minacciato a inizio giugno azioni legali per la lentezza delle procedure burocratiche elvetiche. Il DFGP aveva annunciato in maggio di voler restituire il denaro stornato illegalmente da Abacha in due tappe.

La Nigeria ha assicurato che destinerà i fondi a vari progetti di sviluppo nel campo della sanità, dell’educazione e delle infrastrutture.

Secondo alcune stime, il generale Sani Abacha, morto nel 1998, e il suo clan avrebbero sottratto globalmente circa 2,2 miliardi di dollari tra il 1993 e il 1998 dalle casse della Banca centrale della Nigeria.

Quasi 700 milioni sono stati depositati in Svizzera e di questi 200 milioni sono già stati restituiti.


swissinfo e agenzie

Tra il 1993 e il 1998, Sani Abacha avrebbe sottratto circa 3 miliardi di franchi alla Nigeria; 870 milioni sono finiti in Svizzera.

Dopo aver già restituito 250 milioni di franchi, la giustizia elvetica ha deciso in febbraio di restituire il resto dei fondi.

L’operazione avviene sotto la supervisione della Banca Mondiale.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR