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La Svizzera saluta Pascal Lamy

Pascal Lamy, neo-direttore dell'OMC, entrerà in carica a partire dal 1. settembre. Keystone

Il nuovo direttore generale dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) Pascal Lamy è gradito alla Svizzera.

La candidatura del francese era stata sostenuta sin dall’inizio da Svizzera e Unione europea.

Lamy – che era l’unico candidato rimasto in lizza per la prestigiosa carica – è stato eletto dai 148 membri dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) durante una riunione a porte chiuse tenutasi giovedì.

«Si tratta di una personalità legata ai tradizionali valori europei e quindi vicina alla nostra visione per quanto concerne il rafforzamento delle trattative bilaterali», commenta Luzius Wasescha, ambasciatore svizzero presso l’OMC.

Il diplomatico ha poi aggiunto che Lamy potrebbe contribuire a trovare un’intesa in occasione dei prossimi negoziati sul commercio previsti in dicembre a Hong Kong. Wasescha ha comunque ricordato che «lo statuto di direttore generale non gli permette di imporre soluzioni: gli attori principali sono gli Stati membri dell’OMC».

Un mediatore

L’opinione di Wasescha è condivisa da Daniel Wüger, ricercatore presso l’Istituto mondiale del commercio, con sede a Berna. «Tutto quello che un direttore generale può fare è creare un clima propizio per i negoziati, cercando di riunire tutte le parti attorno al tavolo delle trattative».

Secondo Wüger, il neo-eletto non offre particolari vantaggi in ottica svizzera: «il Paese sarà comunque chiamato a lottare per difendere i sussidi agricoli. Riguardo a questo argomento cruciale, Lamy dovrà dunque essere molto attento a non prendere posizione».

Dal canto suo, Wasescha sottolinea la «perfetta comprensione» della politica agricola di cui ha dato prova Lamy quando sedeva nella Commissione europea per il commercio tra il 1999 ed il 2004, aggiungendo però che «sarà necessario attendere per vedere quale sarà il suo orientamento in questa nuova carica».

Un’altra sfida impegnativa che attende Lamy – attualmente professore universitario a Parigi – è quella di moderare le crescenti tensioni tra Unione europea e Stati Uniti. Secondo gli esperti, le due potenze potrebbero trovarsi in disaccordo per quanto concerne le sovvenzioni ai rispettivi costruttori di aerei (Boeing e Airbus).

Discussioni con l’Iran

I membri dell’OMC hanno inoltre deciso di intavolare trattative di adesione con l’Iran, dopo che gli Stati Uniti hanno ritirato la loro opposizione. La decisione è stata interpretata come una ricompensa per la decisione di Teheran di sospendere il proprio programma nucleare.

Luzius Wasescha ricorda che la Svizzera ha sostenuto la candidatura iraniana durante gli ultimi cinque anni «perché crediamo che tutte le nazioni che soddisfano le condizioni di adesione debbano fare parte dell’OMC».

swissinfo

Il francese Pascal Lamy è il quinto direttore dell’OMC e succede al tailandese Supachai Panitchpakdi.

L’organizzazione, con sede a Ginevra, è stata creata nel 1995 e sostuisce l’Accordo generale sulle tariffe e il commercio (Gatt).

L’OMC è l’unica organizzazione internazionale che si occupa di regolamentazioni in ambito commerciale; conta 148 paesi membri e 630 impiegati.

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