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Le conseguenze economiche del petrolio alle stelle

La situazione in Medio Oriente prolunga l'insicurezza sul mercato petrolifero Keystone

Il prezzo del greggio è ai livelli massimi da 13 anni a questa parte: sfiora i 40 dollari al barile alla borsa di New York.

In Svizzera, come nel resto del mondo, ciò si fa sentire alla pompa di benzina e sulle imprese e potrebbe rallentare la ripresa.

I possessori di un’auto se ne sono già accorti: ogni volta che vanno alla stazione di servizio il pieno costa sempre di più. Il prezzo del petrolio ha raggiunto infatti i livelli messimi da 13 anni a questa parte.

Mercoledì un barile di petrolio sfiorava i 40 dollari alla borsa di New York, un livello che non si vedeva più dal 1990. Eppure molti esperti prevedevano un calo del prezzo del petrolio in seguito alla guerra in Iraq.

Un piccolo vantaggio per la Svizzera e per l’Europa resta la forza delle rispettive monete nei confronti del dollaro, la valuta in cui tutto il mondo commercia il petrolio.

Ma se i prezzi continuano ad aumentare, ciò potrebbe “smorzare la ripresa economica mondiale”, e per molti mesi, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) e secondo diversi esperti.

“Quando il dollaro è debole, come in questo momento, i compratori tendono a fare provviste e la produzione cala, così il prezzo del barile cresce”, spiega a swissinfo François Savary, consulente finanziario indipendente di Ginevra.

L’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC), da dove proviene un terzo dell’oro nero venduto nel mondo, riconduce l’ondata di rialzo dei prezzi alle tensioni e alle speculazioni politiche in Medio Oriente.

Trasporti e turismo: i primi a soffrirne

Per Swiss, la compagnia aerea svizzera che spera di tornare in zona utili nel corso dell’anno, un aumento prolungato del costo del petrolio potrebbe avere conseguenze finanziarie disastrose.

Swiss ha ridotto le proprie perdite nel primo trimestre dell’anno, ma la sua situazione resta difficile.

Gli esperti temono in particolare le conseguenze di una fornitura insufficiente negli Stati Uniti, così come il prolungarsi della fase d’instabilità in Medio Oriente.

L’attentato della scorsa settimana in Arabia Saudita, quando erano stati uccisi diversi impiegati stranieri della divisione petrolifera di ABB, ha ancor più incrementato l’insicurezza.

Effetto depressionistico

“Se i prezzi rimarranno al livello attuale, o aumenteranno, prevedo un’influenza negativa sul ciclo economico”, sostiene Alois Bischofsberger, capo-economista presso il Credit Suisse.

Un’opinione condivisa pure da Bernd Schips, direttore dell’Istituto di ricerche congiunturali del Politecnico di Zurigo (KOF): “Prezzi del petrolio permanentemente elevati potrebbero significare un rallentamento dello 0.5% dell’economia”.

Meno negativo il capo economista del Segretariato di Stato dell’economia (seco), Aymo Brunetti: “Il prezzo del petrolio dovrebbe crescere in modo davvero spettacolare per rallentare la crescita”.

Secondo il seco dunque le previsioni congiunturali per l’estate permangono positive, con un tasso di crescita dell’1,8%.

Le riserve di petrolio si fanno sempre più scarse

Secondo Bernhard Piller, esperto della Fondazione svizzera dell’energia anche quando il petrolio scenderà, non ritornerà comunque al livello precedente, e sul lungo periodo il petrolio diventerà ancora più caro.

“Temiamo soprattutto che fra 10, 15 anni si arrivi al punto massimo di sfruttamento della metà di tutte le riserve petrolifere mondiali. Finora nuovi giacimenti non sono stati trovati e in futuro la situazione si farà ancora più difficile. A medio e lungo termine bisognerà trovare delle alternative”.

Le fonti di energia rinnovabili, la filosofia “verde” dovrebbero dunque guadagnare terreno. E Piller cita ad esempio i mulini a vento, che stanno conoscendo un vero boom in Germania.

swissinfo e agenzie

Il prezzo del petrolio è salito ai livelli massimi registrati da 13 anni a questa parte, cioè nel periodo seguito alla prima guerra del Golfo.

Oggi costa sui 40 dollari al barile (circa 50 franchi).

Secondo gli economisti questo trend potrebbe rallentare la ripresa economica.

I settori che risentono più immediatamente dell’aumento del prezzo del petrolio sono quello dei trasporti e del turismo.

Per Swiss, la compagnia aerea elvetica che spera di tornare in zona utili nel corso dell’anno, un aumento prolungato del costo del petrolio potrebbe avere conseguenze finanziarie disastrose.

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