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Le FFS sul binario giusto

Il settore merci procura ancora molti grattacapi alla FFS Keystone

Bilancio in positivo per le Ferrovie federali. Più chilometri percorsi, più merci, più passeggeri, ma la trasformazione in impresa non è finita.

Le FFS hanno realizzato nell’esercizio 2001 un utile di 314,1 milioni di franchi, con un aumento del 124,5 per cento rispetto all’anno precedente. Un risultato soddisfacente per l’operatore ferroviario nazionale che festeggia quest’anno i cento anni dalla statalizzazione di una grande parte delle compagnie regionali.

Ma il direttore generale Benedikt Weibel non esagera con l’euforia: “In molti campi abbiamo addirittura superato il mandato posto dalla Confederazione, l’azionista unico della FFS, ma la valutazione complessiva è di 4,75”. Dunque l’ottimo, il sei, è ancora lontano, malgrado la produttività sia salita del sette per cento e non del cinque, come richiesto dal Consiglio federale.

Anche la puntualità dei treni è stata buona, con il 94,45 per cento dei treni arrivati in orario. Un risultato positivo, malgrado l’intensificazione delle frequenze avvenuta con il cambiamento d’orario nel giugno scorso.

I problemi principali identificati dal direttore, durante la conferenza stampa di giovedì, sono innanzi tutto il beneficio netto, inferiore a quello dell’anno scorso del 23,6 per cento, e il risultato poco incoraggiante del sondaggio fra i dipendenti. Dei 28’000 impiegati, solo una minoranza si era detta soddisfatta della gestione e le continue ristrutturazioni interne continuano a suscitare insicurezza nelle maestranze.

Il prezzo del successo

Il bilancio si compone per il 60 per cento alle entrate dei biglietti e delle merci. Il 31 per cento viene invece direttamente dalla mano pubblica per i servizi di collegamento prestati. Sotto questa voce sono di particolare importanza i contributi ai servizi regionali.

Più problematica la situazione nel settore merci che rimane ancora nelle cifre rosse e deve combattere con la concorrenza spietata della strada. Le infrastrutture richiedono ingenti investimenti e il fallimento dell’accordo con le italiane FS non ha permesso un avanzamento.

Considerati i risultati finanziari piuttosto buoni, le ferrovie vogliono migliorare la loro presenza nel settore del traffico merci sull’asse nord sud: a questo scopo è stato deciso un investimento di 100 milioni di franchi per l’acquisto di 18 locomotive bicorrente che serviranno a migliorare la puntualità dei collegamenti via Luino in direzione dei terminali del nord Italia.

A “salvare” il beneficio complessivo sono state le entrate straordinarie. In particolare la vendita di una quota della partecipazione nella società di telefonia Sunrise, con un guadagno di 118 milioni, la liquidazione delle riserve costituite in vista di una joint venture con l’italiana FS Cargo e un risultato finanziario in progressione.

Dunque un risultato positivo non completamente soddisfacente. Per Weibel “il passaggio ad una nuova cultura aziendale non è ancora completo”.

swissinfo e agenzie

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