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Le società svizzere di fronte alla crisi

Swiss Medical Group: sanità privata con 280 mila affiliati. Cymsa

Definire nuove strategie di mercato per far fronte alla crisi economica che dal dicembre del 2001 ha sconvolto l'Argentina.

Le imprese svizzere nel Paese sudamericano hanno modificato i loro orientamenti per far fronte alla crisi.

Ubs, Roche, Nestlé, Omega, Sika, SGS, Sulzer, Schindler, Banca del Gottardo, Banca della Svizzera Italiana, Bank Leu, Credit Suisse, Serono, Novartis, Zurich sono alcune delle multinazionali e società svizzere attive in Argentina.

Dall’inizio dell’anno anche le ditte svizzere sono confrontate con l’instabilità di un mercato collassato nello spazio di pochi giorni.

Soluzioni innovative

Sika è un esempio indicativo di come le imprese svizzere presenti in Argentina affrontano la crisi economica.

Con il concetto”Affrontare il temporale” ed un investimento di 12 milioni di dollari, pari a circa 18 milioni di franchi svizzeri, per la costruzione del nuovo stabilimento: questa la strategia adottata da Sika Argentina SAIC per far fronte alla crisi.

Una strategia che ha consentito alla filiale di Sika Finanz, presente in Argentina dal 1938, di non procedere a nessun licenziamento. “Abbiamo impiegato i nostri dipendenti – dichiara a swissinfo Alfredo Rodríguez, numero uno di Sika Argentina – nella costruzione del nuovo stabilimento”.

A gonfie vele

Per Nestlé, presente da 71 anni sul mercato argentino, i conti del primo semestre dell’anno si sono chiusi positivamente, nonostante la crisi economica.

“Abbiamo potuto ottenere un risultato positivo – rileva il direttore generale Pablo Devoto – grazie allo sforzo intrapreso nel contenimento dei costi e perché abbiamo saputo approfittare delle nuove opportunità per incrementare le esportazioni, soprattutto di latte in polvere e alimenti per animali”.

Nuove opportunità

L’abbandono della parità monetaria tra peso e dollaro apre nuove prospettive. L’esportazione è indubbiamente la principale, poiché i prodotti argentini sono ora concorrenziali sul mercato internazionale.

Lo rileva anche Norma Alemann, direttrice de la Cámara de Comercio Suizo Argentina: “Senza dubbio le nuove regole economiche in Argentina fanno sì che i suoi prodotti siano ora molto più interessanti per l’esportazione”.

Mercati alternativi

Non tutti, però, puntano sull’esportazione per uscire dalla crisi. Olivier Villard è direttore dell’impresa di famiglia, Villard y Louis, produttrice di prodotti per la pulizia della casa conosciuti col marchio “Suiza”.

La Villard y Louis ha sempre prodotto per il mercato interno argentino e la riconversione non sarà per domani: “Dobbiamo avviare contatti dal nulla perché siamo sempre stati orientati al mercato interno.

“Attualmente – prosegue Olivier Villard -esportiamo in Paraguay e stiamo cercando di entrare sui mercati dei paesi limitrofi, Cile, Brasile. Abbiamo difficoltà perché i prodotti argentini non godono di una buona immagine. Questa è la nostra strategia alternativa, ma si tratta di un processo lungo”.

Immagine positiva

Svizzera è sinonimo di qualità nel mondo. Non se ne è accorto solo Tyler Brulé, il designer del marchio dell’araba fenice nata dalle ceneri di Swissair.

Lo sa bene Ricardo Studer, della Silvana, una ditta del settore moda che ha fatto della Svizzera il proprio marchio: Swiss Origin.

“La nostra marca è sempre stata accompagnata da un logo che rappresenta un orso, un simbolo comune in Svizzera. L’orso di Swiss Origin è quello di Appenzello esterno, luogo di nascita del principale fondatore della Silvana”.

Nonostante la Svizzera non sia associata a Italia e Francia nel mondo della moda, le sono riconosciuti altri valori, come quello dell’alta tecnologia, della precisione e della qualità: “Qualità – conclude Ricardo Studer – che rappresentano gli obiettivi che ogni giorno Silvana Swiss Origin riflette nei suoi prodotti”.

Per Claudio Belocopitt, presidente di Swiss Medical Group, sistema sanitario privato con 280 mila affiliati, l’essere associati all’immagine della Svizzera non ha più il valore positivo di prima della crisi: “La gente è disincantata con tutto quanto è internazionale. Attualmente tutte le imprese stanno puntando sull’argentinità. Anche noi dovremo rifletterci”.

Sergio Regazzoni, swissinfo, inviato speciale in Argentina

Multinazionali, banche, assicurazioni elvetiche sono presenti sul mercato argentino.

La crisi economica, uno stimolo per molti di loro.

Nuove prospettive legate al commercio estero.

Argentina, terzo partner commerciale della Svizzera in America Latina
1,7 miliardi di franchi gli investimenti diretti svizzeri in Argentina
Importazioni ed esportazioni contratte del 17 % lo scorso anno
7,1 % la quota di volume del commercio Svizzera-Argentina in America Latina

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