Le tappe verso l’impero
Ripercorriamo brevemente le tappe principali dell'ascesa del "finanziere con il farfallino" verso i vertici del mondo economico elvetico.
Nasce il gruppo BZ
1985: a 39 anni, Martin Ebner abbandona la Banca Vontobel che rifiuta di nominarlo partner del gruppo. Fonda la BZ (Bank Zuerich). Cristoph Blocher, conosciuto tra i banchi dell’Universita di Zurigo (facoltà giurisprudenza), sarà uno dei suoi primi clienti.
Le visioni
1991: in compagnia di Blocher, posa il primo mattone del suo futuro impero. Nel corso del mese di luglio Ebner assume infatti il controllo di Pharma Vision.
1992-1994: le “visioni” del gruppo BZ si moltiplicano. Create altre 3 società di partecipazioni: BK Vision, Gas Vision (rinominata in seguito Specialità Vision) e Stillhalter Vision. Oggi le quattro società contano circa 50’000 investitori.
Un finanziere molto attivo
Dal 1995: Ebner lancia numerose campagne a sostegno del concetto secondo il quale “gli svizzeri devono divenire un popolo di azionisti”. Possibilmente attraverso partecipazioni all’interno del suo gruppo…
1995: l’uomo con il farfallino è protagonista delle discussioni attorno alla fusione tra UBS e SBS. Per difendere la notevole influenza della sua BK Vision nel gruppo SBS, si batte contro l’introduzione di un’azione unica. Soccombe per poco. Nel 1997 è tuttavia ancora il principale azionista di UBS.
Il periodo d’oro
1999: Martin Ebner diventa presidente di Alusuisse. L’esperienza dura soltanto alcuni mesi, fino alla fusione con Alcan. Plus-valore stimato per Ebner: 2.3 miliardi di franchi.
Fine degli anni 90: il finanziere d’assalto per eccellenza entra in modo massiccio nel capitale di ABB. Per un certo periodo, in pieno boom del mercato, l’investimento sembra azzeccato.
Il crollo dei mercati
Da marzo 2000: venti tempestosi sui mercati finanziari. Le quotazioni subiscono ribassi molto importanti. Il titolo ABB crolla: dai suoi valori massimi, il calo è del 90%. Importante sconfitta per Ebner.
Da allora le sconfitte si moltiplicano. In un mercato costantemente al ribasso, gli investimenti di Martin Ebner non si dimostrano al riparo. Stando a recenti valutazioni, il gruppo BZ, molto presente nei capitali di ABB, Credit Suisse Group, Basilese e Lonza, perde circa 1 miliardo di franchi. E, notizia di oggi, è costretto a vendere alla ricerca di liquidità.
Marzio Pescia
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