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Leica Geosystems passa all’offensiva

Hans Hess, CEO di Leica Geosystems, ha rinviato l'annunciata partenza. Keystone

Per reagire all'offerta pubblica di acquisto del gruppo svedese Hexagon, il fabbricante elvetico propone di riacquisire le proprie azioni per 100 milioni di franchi.

Leica Geosystems precisa che l’operazione si farà solo se la sua indipendenza sarà assicurata.

Il produttore svizzero di apparecchi di misurazione Leica Geosystems ha adottato delle contromisure nel tentativo di difendersi dall’offerta pubblica di acquisto (Opa) lanciata dalla svedese Hexagon. I vertici del gruppo elvetico pianificano infatti un programma di riacquisto di azioni proprie fino a un massimo di 100 milioni di franchi, ossia fino al 10% del capitale.

La transazione – presentata come «un’ulteriore dimostrazione della focalizzazione sulla creazione di valore aggiunto per gli azionisti» – sarà realizzata solo se Leica Geosystems rimarrà indipendente, ha comunicato oggi l’azienda con sede a Heerbrugg (Canton San Gallo).

Malgrado la cifra messa a disposizione per l’operazione, il gruppo sangallese ritiene inoltre di avere ancora risorse sufficienti per procedere ad ulteriori acquisizioni, al fine di accelerare i suoi progetti strategici, indica la nota.

Offerta troppo bassa

Leica Geosystems ha anche menzionato gli obiettivi fino al 2009. La società mira a un ritmo medio di crescita annua del 10% per quanto concerne il giro d’affari. Entro il 2009, il margine operativo lordo Ebitda dovrebbe salire al 20%.

I vertici hanno inoltre colto l’occasione per ribadire che l’Opa di Hexagon è troppo bassa e che non presenta alcun vantaggio, né per l’azienda né per il personale. Il gruppo svedese offre 440 franchi per azione, somma che valuta il gruppo svizzero a circa un miliardo di franchi. Leica Geosystems esprime riserve anche in merito alla logica industriale della fusione proposta.

In particolare, secondo Leica Geosystems il progetto svedese non porta alcun vantaggio, ma riporterebbe il gruppo ai livelli degli anni ’80. Hexagon, ribadisce l’azienda svizzera, propone attività che a causa delle cattive esperienze Leica Geosystems ha già abbandonato.

Nessun cambio al timone

Il gruppo svizzero ha voluto anche rassicurare gli investitori in merito alla direzione strategica. Nonostante avesse annunciato le proprie dimissioni lo scorso 9 giugno, quattro giorni prima dell’Opa di Hexagon, l’amministratore delegato (CEO) Hans Hess è ritornato sui suoi passi e ha deciso di rimanere in carica fino al termine del 2005.

Inoltre, Hess ha assicurato che non lascerà l’incarico «fintanto che non si sarà trovato un successore in grado di dirigere l’impresa durante la prossima fase di crescita». Come stabilito sin dall’inizio, Hess continuerà a collaborare con Leica Geosystems anche dopo la sua partenza, restando membro del consiglio di amministrazione.

swissinfo e agenzie

Leica Geosystems è presente in 21 paesi come società, ma ha rappresentanti in altri 100 paesi. Dà lavoro a 2500 persone
La sede è a Heerbrugg, nel canton San Gallo
Leica Geosystems è attiva soprattutto nella misurazione della superficie terrestre, di rilievi, città e edifici. In questo settore, Leica Geosystems è la numero due al mondo.
Hexagon impiega 6’400 collaboratori in 25 paesi
La sede dell’azienda svedese è a Stoccolma

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