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Macigni pericolosi

La galleria della Axenstrasse, danneggiata dalla frana Keystone

Per ben due volte, in poco tempo, macigni si sono staccati dalle pareti rocciose, precipitando sulla strada sottostante e danneggiando le gallerie di protezione.

Dopo il tunnel nell’ Oberland bernese ora è toccato alla galleria lungo la Axenstrasse, nel canton Svitto.

Per la seconda volta quest’anno massi di roccia hanno sfondato le volte di gallerie stradali, costruite proprio quale protezione contro la caduta di massi.

Nel primo caso, alla fine di gennaio, una frana è caduta sulla galleria “Chüebalmtunnel” lungo la A8, nell’Oberland bernese. Martedì è stata la volta della Axenstrasse, lungo il lago di Uri.

Martedì mattina, lungo l’importante arteria, che prima della costruzione della Axenstrasse costituiva il principale collegamento nord-sud attraverso la Svizzera, presso Morschach si sono staccati cinque metri cubi di roccia.

I massi sono precipitati sulla galleria di protezione e ne hanno infranto la volta. La strada è stata ostruita ed è pertanto chiusa fra Brunnen e Sisikon.

Per ben due volte, dunque, nel giro di due mesi, le gallerie di protezione contro la caduta di massi si sono rivelate inefficaci. Il 4 gennaio una frana caduta sulla sponda sinistra del lago di Brienz aveva danneggiato la galleria di prolungamento lungo l’autostrada A8 fra Interlaken e Brienz.

Frana o caduta di massi?

A differenza della galleria del lago di Brienz, quella alla Axenstrasse era stata costruita contro la caduta di massi e non per proteggere dallo sgretolamento della roccia.

La galleria resiste alla caduta di una pietra di 200 kg, che precipita da 100 metri di altezza. Ma il masso che ha infranto la volta del tunnel sulla Axenstrasse pesava almeno 8 tonnellate.

“A partire da queste dimensioni parliamo di una frana e non più della caduta di massi”, spiega a swissinfo Daniel Schneider, portavoce dell’Ufficio federale delle strade (ASTRA).

Secondo Schneider frane di questo tipo si registrano ogni 20-80 anni. Proprio perché il punto lungo la Axenstrasse dove è avvenuto l’incidente è a rischio, è prevista la costruzione di una galleria.

La decisione è già stata presa ma si sta ancora discutendo sul tracciato, dice Daniel Schneider. E’ comunque impossibile, soprattutto dal punto di vista finanziario, incorporare tutti i tratti stradali a rischio in gallerie.

Inoltre i tunnel non garantiscono la sicurezza al cento per cento, spiegano i responsabili.

In aprile i risultati

Già dopo la frana al “Chüebalmtunnel” la ASTRA aveva ordinato una verifica approfondita di tutte le gallerie costruite contro la caduta di massi.

“Si tratta di esaminare un tracciato di 12-15 km”, dichiara Michel Egger, vicedirettore della ASTRA. Si verifica soprattutto se le costruzioni sono difettose, se presentano lacune evidenti.

Vengono controllati anche i sistemi di sorveglianza. I risultati di tutte queste verifiche verranno resi noti alla fine di aprile.

“Le ditte di costruzione incaricate di costruire i vari tipi di gallerie lo fanno sulla base delle direttive della Confederazione”, dichiara Gerhard Schütz, ingegnere presso la ditta Marti Tunnelbau AG, a Berna.

Proprio per questo motivo l’Ufficio federale delle strade (ASTRA), ha creato un gruppo di lavoro composto da esperti della Confederazione, dei cantoni, delle ferrovie e delle università, che si occuperanno della problematica “frane e sicurezza”.

Il gruppo di lavoro dovrà stabilire se le attuali norme per la costruzione di gallerie di protezione devono essere modificate o meno, soprattutto all’indomani della frana sulla A8.

Una natura imprevedibile

“Tutte le misure di sorveglianza e le costruzioni di protezione non possono comunque evitare che resti un margine di rischio”, aggiunge Kurt Jenk, responsabile delle costruzioni stradali nel cantone di Berna.

“Chi viaggia in macchina o in treno deve accettare questo rischio. La sicurezza assoluta non esiste”, dice Kurt Jenk.

swissinfo, Urs Maurer e Jean-Didier Revoin
(traduzione: Elena Altenburger)

4 gennaio, una frana danneggia il tunnel del “Chüebalm”, nell’Oberland bernese
Nella notte del 10 febbraio un macigno sfonda una galleria di protezione lungo la Axenstrasse, provocandone la chiusura

Dopo le recenti frane un gruppo di esperti è stato incaricato dall’Ufficio federale delle strade (ASTRA) di controllare tutte le gallerie di protezione e di stabilire se le attuali norme di costruzione sono ancora valide.

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