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Mamma mia, quanti cinghiali!

Benvenuti nelle foreste, malvisti nei campi (fonte: www.umwelt-schweiz.ch) RTS

Un tasso di crescita elevatissimo e danni per milioni di franchi all'agricoltura.

In alcune parti della Svizzera, l’avanzata dei cinghiali sta assumendo le dimensioni di una vera e propria invasione. In parte provocata dai cacciatori.

“Cinghiali nel canton Zurigo: danni per oltre mezzo milione di franchi.” “Il canton Ginevra dichiara la guerra ai cinghiali”. Sono i titoli di recenti dispacci d’agenzia, che ben illustrano la difficile convivenza tra agricoltori e gli invadenti animali selvatici.

Nel solo anno 2000, scrive l’Ufficio federale dell’ambiente, sono stati abbattuti oltre 4000 cinghiali. Ciononostante, i danni all’agricoltura sono raddoppiati rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 2,3 milioni di franchi.

Popolamento clandestino a scopo venatorio

Nel frattempo, la situazione non è affatto migliorata. Anzi, la presenza dei grossi e voraci ungulati è ulteriormente aumentata.

Sia perché i cinghiali non hanno nemici naturali e sono molto prolifici – un branco che a primavera conta 100 individui, in autunno può già averne 300.

Sia perché certi cacciatori, pur di avere qualcosa su cui sparare, hanno provveduto a immettere clandestinamente esemplari di cinghiale in zone in cui non ce n’erano.

“Sembra addirittura”, ci rivela il biologo Marco Moretti, “che in certe parti del paese siano stati introdotti esemplari di una razza polacca, la Sus scrofa Attila, che possono raggiungere anche i 300 chilogrammi. Non c’è quindi da stupirsi se mangiano tanto”.

Danni all’agricolura

Il fatto è che i cinghiali non si nutrono soltanto di ghiande, erbe, castagne o, quando capita, di qualche insetto o altro piccolo animale. “I cinghiali sono particolarmente ghiotti di pannocchie di mais”, spiega Moretti, “per cui sono molto attirati dalle grandi piantagioni di granoturco, dove possono arrecare notevoli danni”.

E, per la disperazione dei contadini, non disdegnano nemmeno il frumento o l’uva. Ragione per cui nel canton Ginevra, oltre a deporre 2 quintali al giorno di foraggio nei boschi per tenere i cinghiali lontani dai campi, sono stati di recente posati anche 20 chilometri di recinzioni elettriche.

Ma si tratta di una misura alquanto controversa, sia perché non è sempre efficace contro i cinghiali, sia perché i fili elettrici sono di ostacolo anche per lepri e caprioli.

Contenere le popolazioni con la caccia

Dagli anni 90, si registra in Svizzera un forte aumento delle popolazioni di cinghiali. E questo, nonostante l’avanzata degli animali – provenienti dal Giura francese, ma anche dalla Germania e dall’Italia – sia in parte frenata dalle autostrade che attraversano l’Altopiano.

Ma questo tipo di barriere non basta – ed è anche contrario alla politica dell’Ufficio dell’ambiente, secondo cui il cinghiale fa parte della fauna dei nostri boschi. E per contenerne le popolazioni, non c’è altro mezzo che la caccia.

“Ma a condizione che sia condotta con criterio”, specifica Marco Moretti, “non come spesso avviene, sparando soltanto alle bestie più grosse”. Il cinghiale è un animale a struttura sociale matriarcale, e quindi bisognerebbe risparmiare soprattutto le vecchie femmine, che comandano i branchi.

“Invece, anche se è più difficile, visto che la caccia si svolge soprattutto di notte”, spiega il biologo, “bisognerebbe eliminare soprattutto i piccoli”.

Intanto però, nell’attesa che questa caccia ragionata porti i suoi frutti, “bisognerebbe almeno smetterla di portare foraggio nei boschi”, conclude Marco Moretti. “perché in questo modo si terranno forse i cinghiali lontani dai campi, ma non si contribuirà certo a diminuirne le popolazioni”.

Fabio Mariani, swissinfo

Anche a causa del ripopolamento clandestino promosso dai cacciatori, dagli anni 90 il numero dei cinghiali presenti nei boschi svizzeri è fortemente aumentato. E sono pure aumentati i danni all’agricoltura, provocati dall’irruzione dei prolifici ungulati in campi e vigneti.
I contadini cercano di difendersi con recinti di filo elettrico e foraggiando gli animali nei boschi, per tenerli lontani dai campi.
E i guardiacaccia provano a tenere sotto controllo l’evoluzione dei branchi abbattendo i piccoli cinghiali. Ma è un’impresa alquanto difficile, perché questo tipo di caccia viene praticato soprattutto di notte.

aumento improvviso dagli anni 90
oltre 4000 cinghiali abbattuti nel 2000
danni per 2,3 milioni di franchi
20 km di recinzioni elettriche e 2 quintali di foraggio al giorno nel solo canton Ginevra

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