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Molte lodi dopo le dimissioni

Il giorno delle sue dimissioni, la Ruth Dreifuss ha raccolto un coro di lodi da ogni schieramento politico, che contrastano un poco con le critiche del passato.

Tutti i partiti riconoscono l’impegno e la competenza della ministra dimissionaria.

I partiti borghesi sono unanimi nel riconoscere che Ruth Dreifuss ha lasciato il segno in Consiglio federale, anche se spesso non si sono trovati d’accordo con la sua politica. Per la successione, come annunciato alla vigilia, l’Unione democratica di centro (UDC) proporrà un candidato di rottura, mentre il Partito liberale radicale (PLR) e il Partito popolare democratico (PPD) rimangono ancorati alla formula magica.

Il Partito socialista (PS) rende omaggio alla sua rappresentante dimissionaria, evidenziando l’accanimento con il quale si è battuta per consolidare lo Stato sociale, in un momento economico difficile. Senza riuscire a completare la sua opera, Ruth Dreifuss ha indicato chiaramente la direzione da seguire per il futuro, ad esempio con i progetti per l’undicesima revisione dell’AVS o la secondo revisione della Lamal.

Parole positive dai partiti borghesi

Dreifuss si è impegnata fortemente per la sua politica socialdemocratica, mostrando grande conoscenza dei dossier e capacità tattiche, ha detto il segretario generale del PLR Guido Schommer. I radicali erano contrari alla sua volontà di ampliare lo stato sociale, ma la discussione è sempre stata condotta in modo leale.

Spetta ora ai socialisti proporre il loro candidato: il PLR chiederà al subentrante di impegnarsi in anticipo per il rispetto del principio della collegialità. Quello che è certo – ha detto Sommer – è che i radicali non contestano il diritto al PS di avere due rappresentanti in governo.

Lodi alla persona di Ruth Dreifuss arrivano perfino dall’UDC. Il presidente Ueli Maurer ha riconosciuto che la ministra ha una forte personalità e si è battuta duramente, «purtroppo nella direzione sbagliata». Il suo dipartimento deve tornare in mani borghesi, se possibile democentriste.

Pure il presidente del PPD democratico cristiano Philipp Stähelin ha avuto parole di apprezzamento per la personalità della consigliera federale partente. Ha però anche insistito sul fatto che il prossimo rappresentante dei socialisti dovrà rispettare il principio della collegialità in seno al Consiglio federale.

Rammarico dei sindacati

I rappresentanti dei principali sindacati svizzeri esprimono il loro rammarico, prendendo atto delle dimissioni di Ruth Dreifuss. L’Unione sindacale svizzera (USS) ringrazia la consigliera federale per il suo impegno a favore di una società solidale.

La sua elezione, nel 1993, ha rappresentato un segnale per il rafforzamento dei movimenti femminili. Ruth Dreifuss, sempre secondo l’USS, ha costantemente fatto fronte agli “attacchi neoliberali” contro le assicurazioni sociali.

Anche la Confederazione dei sindacati cristiani si rammarica per la partenza della ministra socialista. Ruth Dreifuss è sempre stata fedele ai suoi principi sindacali e ha continuamente dimostrato una grande competenza nel suo lavoro.

swissinfo e agenzie

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