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Moratoria concordataria per Michel Jordi

Era il marchio di fabbrica di Michel Jordi: l'orologio "etno". www.micheljordi.ch

Di fronte alle costanti difficoltà finanziarie, il re dell'"etno" svizzero ha presentato una richiesta di moratoria concordataria.

“Non è stato possibile trovare alcuna soluzione accettabile per garantire il futuro dell’impresa”, ha indicato mercoledì la Michel Jordi SA in una nota, in cui precisa che sono stati esaminati diversi dossier, svizzeri ed esteri.

Il consiglio di amministrazione ha quindi deciso di chiedere la moratoria concordataria. Per i dodici dipendenti licenziati sarà fatto tutto il possibile per facilitare la loro integrazione in un nuovo impiego, aggiunge la Michel Jordi.

Un successo fulminante

La società creata da Jordi e dalla moglie nel 1988 era diventata famosa in tutto il mondo per i suoi orologi “etno”, ispirati a simboli della cultura popolare e alpestre elvetica. Per più di un decennio la marca “Jordi” aveva incorporato l’immagine dell’accessorio alla moda, originale e l’imprenditore elvetico aveva venduto 500’000 esemplari del suo famoso orologio.

Dopo l’11 settembre e con il mutare dei gusti e della moda, l’impero Jordi ha iniziato il suo lento declino. La clientela americana ha perso la voglia degli acquisti, il mondo dell’orologeria si è completamente trasformato, la concorrenza è diventata più agguerrita e anche la Svizzera è cambiata.

Cambia la Svizzera, cambiano i simboli

Basta mucche e montagne, la Svizzera è un Paese moderno, al centro dell’Europa, che ha anche altro da offrire. E la clientela se ne è accorta. I simboli prettamente elvetici si vendono ancora, ma devono andare con i tempi e rispecchiare il nuovo vento che soffia sulla Confederazione, degnamente illustrato all’Expo.02.

Una crisi annunciata

La ristrutturazione avviata alcuni mesi fa non ha prodotto gli effetti sperati. Jordi ha dovuto licenziare personale e in maggio all’imprenditore di Nyon mancavano 10 milioni di franchi. A nulla sono valsi i tentativi di ottenere l’appoggio delle banche. Secondo gli analisti, una società, soprattutto se a conduzione familiare, per sopravvivere non può far dipendere il proprio successo da una sola linea di prodotti.

Il portavoce dell’azienda ha d’altronde precisato che la decisione presa mercoledì non riguarda gli articoli di marocchineria, i foulard, le cravatte e i tessili di Michel Jordi, che continueranno ad essere venduti anche in futuro, nei negozi specializzati.

swissinfo e agenzie

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