Prospettive svizzere in 10 lingue

Navigare in modo intelligente (copia)

Tutte le scuole svizzere dovrebbero essere collegate a Internet entro il 2007 Keystone

Nell'ambito di un progetto sostenuto da Confederazione, Cantoni e privati, già mezzo milione di allievi dispongono di un accesso rapido ad Internet.

La sfida principale rimane ora di educare i giovani ad impiegare con spirito critico e intelligente i nuovi mezzi di comunicazione.

Internet sta diventando una parola sempre più familiare nelle scuole svizzere. Alla fine di gennaio di quest’anno, quasi mezzo milione di allievi potevano disporre di un collegamento online nell’ambito del progetto “Scuola in rete”.

Lanciato nell’agosto del 2002 da Confederazione, Cantoni e Swisscom, questo progetto di partenariato mira ad allacciare tutte le 5’000 scuole svizzere alla grande rete, entro il 2007. Attualmente, già oltre 1’800 istituti scolastici sono dotati di collegamenti Internet.

Per proseguire l’opera di sensibilizzazione sull’importanza della politica di formazione in ambito di Internet, l’ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia ha inaugurato lunedì una locomotiva con il logo “Scuola in rete”. Per questo programma la Confederazione ha messo a disposizione 81 milioni di franchi sull’arco di 5 anni.

Risultati finora positivi

Le possibilità di accesso a Internet variano ancora oggi a seconda del Cantone, del comune e della scuola. Mentre alcuni allievi non hanno avuto finora la possibilità di navigare nella rete, altri la utilizzano regolarmente già da diversi anni.

Nel Canton Ticino, praticamente tutte le scuole medie sono collegate ad Internet, così come buona parte delle scuole elementari. I risultati sono considerati finora più che soddisfacenti.

“L’impiego di Internet è in ogni caso positivo” afferma Diego Erba, direttore della Divisione cantonale della scuola. “Si tratta comunque di educare gli allievi a consultare e a utilizzare la rete informatica”.

Insegnare agli scolari come impiegare in modo rapido e efficace Internet e, prima ancora, far capire loro la natura e la portata di questo nuovo mezzo di comunicazione. In quest’ultimo aspetto risiede probabilmente la sfida maggiore.

Non ripetere gli stessi errori

“Dopo aver mancato l’educazione alla televisione, questa volta bisogna riuscire ad educare i giovani ai nuovi media” sostiene Francis Moret, direttore del Centro svizzero delle tecnologie d’informazione nell’insegnamento (CTII).

Anche in Svizzera, come in quasi tutti i paesi, generazioni intere di bambini e adolescenti sono state “abbandonate” dinnanzi agli schermi televisivi, senza alcuna spiegazione su come affrontare questo mezzo di comunicazione.

Uno sbaglio pedagogico e sociale considerato piuttosto grave dagli specialisti. “Se la televisione si presta già di per sé ad un consumo passivo, Internet offre in ogni caso il vantaggio di essere uno strumento interattivo” aggiunge Moret.

A suo avviso, occorre a tale scopo sviluppare lo spirito critico dei giovani nei confronti dell’enorme massa di informazioni disponibili su Internet.

Imparare a comunicare

“La missione della scuola non può più essere soltanto di insegnare a leggere, scrivere e fare i calcoli” afferma Francis Moret. “Oggigiorno, con l’avvento dei nuovi media, gli allievi devono imparare anche a comunicare”.

La maggior parte degli scolari sono già in grado di muoversi con un certa sicurezza su Internet. Nelle scuole si cerca ora di integrare maggiormente l’offerta online nell’insegnamento delle diverse materie.

Un obbiettivo che richiede innanzitutto un vasto lavoro di formazione degli insegnanti stessi. Nel Canton Ticino, corsi di informatica sono previsti per tutti i maestri delle scuole superiori, medie e elementari.

Finora già 24 Cantoni su 26 hanno chiesto alla Confederazione i contributi finanziari previsti per la formazione dei docenti alle nuove tecnologie dell’informazione.

Il buon vecchio libro

“Internet rappresenta un ottimo supporto per l’insegnamento delle lingue, ma anche di numerose altre materie, come la storia, la geografia o la scienza”, sottolinea Diego Erba.

Secondo il responsabile delle scuole ticinesi, ci vorranno comunque ancora molti anni prima che ogni allievo disponga di un proprio accesso alla grande rete. Le ragioni non vanno ricercate soltanto in ambito finanziario, anche se attualmente i costi rimangono proibitivi.

“Internet può anche permetterci di capire che, in alcuni casi, è più utile l’impiego di un semplice libro”, aggiunge Diego Erba.

swissinfo, Armando Mombelli

Mezzo milione di allievi dispongono di un accesso ad Internet nelle scuole.
Oltre 1’800 istituti scolastici, su 5’000, sono già collegati alla rete.
Entro il 2007 tutte le scuole svizzere dovrebbero essere online.

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