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Nuova battaglia per la salute

Il deputato socialista Franco Cavalli alla conferenza stampa di lancio Keystone Archive

I fautori dell'iniziativa popolare "La salute a prezzi accessibili" hanno presentato martedì il loro modello di finanziamento dell'assicurazione malattia.

Con premi dipendenti da reddito e sostanza e con l’IVA sarebbe possibile sgravare gli assicurati dell’80 per cento.

In vista della votazione federale del 18 maggio, rappresentanti del Partito socialista (PS), dell’Unione sindacale svizzera (USS), della Federazione romanda dei consumatori (FRC) e dell’Associazione svizzera degli infermieri (ASI) hanno dato il via alla campagna, rispondendo anche alle critiche già espresse dal ministro della sanità Pascal Couchepin sulle conseguenze finanziarie dell’iniziativa.

1,5 punti IVA

Contrariamente a Couchepin, essi ritengono che l’aumento necessario dell’IVA potrà limitarsi a 1,5 punti e non raggiungere i 3,5 punti.

Il comitato d’iniziativa propone infatti di far capo all’IVA soltanto per finanziare il 25 per cento dei costi. Il rimanente 75 per cento sarebbe garantito da un prelievo in funzione del reddito (60 per cento) e della sostanza (15 per cento).

Un’economia domestica verserebbe dunque mediamente il 3,4 per cento del reddito imponibile a partire da 20 000 franchi. Assicurati con un patrimonio che supera il milione di franchi sarebbero tenuti a versare lo 0,3 per cento della sostanza.

Famiglie e ceto medio sgravati

Gli attuali contributi diretti di Confederazione e cantoni per il settore della sanità pubblica dovranno essere mantenuti al livello del 1997 e impiegati per la riduzione mirata dei premi dei ceti meno abbienti.

Andrebbero a favore degli assicurati i cui premi, già oggi, sono ridotti dallo Stato nella proporzione di quasi il 100 per cento.

Il nuovo sistema di finanziamento proposto dall’iniziativa provocherebbe una riduzione dei premi per oltre l’80 per cento degli assicurati, è stato rilevato durante la conferenza stampa.

Una famiglia con due figli e un reddito lordo di 80 000 franchi risparmierebbe annualmente oltre 6000 franchi di premi d’assicurazione malattia.

In pratica, ne approfitterebbero quasi tutte le economie domestiche con un reddito lordo inferiore a 100 000 franchi annui.

Con le quote individuali, la Svizzera possiede attualmente il sistema di finanziamento dell’assicurazione malattia meno sociale d’Europa, sottolinea l’USS.

È infatti assolutamente ingiusto che un miliardario non sborsi un soldo di più per l’assicurazione malattia di base di una commessa o di un operaio.

Maggiore pianificazione

L’iniziativa mira anche a stabilizzare i costi, piuttosto che a ripartirli meglio. Presenta tutta una serie di proposte per aumentare la pianificazione su scala nazionale.

La Confederazione dovrebbe regolamentare la medicina di punta e coordinare le pianificazioni sanitarie dei cantoni.

Lo Stato fisserebbe un prezzo massimo per le cure e i medicinali. Promulgherebbe disposizioni sulle condizioni d’ammissione dei medici autorizzati a esercitare a carico dell’assicurazione di base. Ove fosse il caso potrebbe limitarne il numero.

Per il PS si tratta anche di lottare contro il pericolo di una medicina a due velocità, verso la quale rischia di sfociare la seconda revisione in corso della legge sull’assicurazione malattie(LAMal).

I socialisti criticano la volontà dell’UDC e dell’ala destra dei radicali di sopprimere l’obbligo di contrarre (offrendo agli assicuratori la libertà di scegliere i medici con cui intendono collaborare), di ridurre il catalogo delle prestazioni e di aumentare la franchigia di base.

swissinfo e agenzie

I fautori dell’iniziativa propongono di far capo all’IVA solo per finanziare il 25% dei costi
Il rimanente 60% verrebbe finanziato mediante un prelievo in funzione del reddito
Il restante 15% sarebbe coperto da un importo basato sulla sostanza

I premi dell’assicurazione malattia aumentano costantemente e pesano sul bilancio di molti assicurati, soprattutto delle famiglie.

L’iniziativa propone di far dipendere i premi dal reddito e dalla sostanza.

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