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Nuove sinergie per il turismo

Marcel Ospel, presidente del consiglio d'amministrazione di UBS, sostiene una migliore coordinazione per diffondere con successo la "swissness" swissinfo.ch

Alle "Giornate delle vacanze" di Crans-Montana si lavora: 800 operatori turistici e esponenti dell'economia insieme per scoprire nuove potenzialità.

Nella località vallesano si va in vacanza. Normalmente. Ma per due giorni i professionisti del turismo vi si sono riuniti per lavorare. Al seminario, organizzato per la quinta volta da Svizzera turismo, si dibatte sulle sfide della promozione turistica. L’Incontro è iniziato con le parole del consigliere federale Pascal Couchepin. Il ministro dell’economia esige meno campanilismo a favore di una strategia coordinata che risponda meglio al clima globalizzato.

IVA ridotta

La moneta nazionale rimane forte e dunque, per il ministro dell’economia, il tasso ridotto dell’imposta sul valore aggiunto, analogamente a quello praticato per l’industria d’esportazione, rimane giustificato.

Venerdì inoltre si è auspicata una maggiore collaborazione tra Svizzera Turismo, la nuova compagnia di bandiera Swiss e il primo istituto bancario nazionale UBS. I rappresentanti delle tre colonne dell’economia nazionale hanno sottolineato l’identità svizzera che le accomuna, ventilando la possibilità di una collaborazione più efficace.

Ospel contro un “tuttifrutti” turistico

Il capo di UBS, Marcel Ospel, ha tenuto a ribadire che la sua banca non intende ritirarsi dai crediti all’industria turistica, invocando “interessi paralleli” fra i due settori.

Ma il banchiere ha sollecitato i presenti a cambiare strategia: “Con il formaggio e la cioccolata non si raggiunge una rendita sufficiente”. Ci vogliono nuovi concetti che superino il qualunquismo trito e ritrito.

Conflitti temuti

L’anno trascorso non si è dimostrato così nero come paventato, ma le cifre degli ospiti d’oltre oceano sono comunque diminuite del 30 per cento. “Lentamente gli spostamenti tornano a normalizzarsi, dopo il tonfo dello scorso autunno – ha tenuto a sottolineare il direttore di Swiss, André Dosé – ma le compagnie aeree temono un rilancio delle recrudescenze in Medio Oriente, in particolare un attacco americano all’Iraq”. Un ulteriore conflitto internazionale provocherebbe una nuova crisi.

La Germania e i franchi

Fedeli alle mete turistiche elvetiche sono stati invece i tedeschi, il mercato più importante. Ma la posizione del franco e la sua quotazione attuale rendono difficile la situazione. Il fenomeno della sopravvalutazione della moneta tocca il settore turistico, come l’industria d’esportazione.

2002 nel segno del “Prodotto Svizzera”

Svizzera turismo intende rilanciare l’immagine del paese con delle alleanze strategiche. In particolare si confida nel “joint marketing” con Swiss, ma anche la collaborazione con le banche e con gli uffici turistici regionali deve crescere.

“I turisti non si attengono alle divisioni politiche dei nostri comuni”, ha sottolineato il direttore di Svizzera Turismo, Jürg Schmid, sostenendo le critiche rivolte da Chouchepin al settore.

Così l’Anno internazionale della montagna non potrà essere gestito solo a livello locale. Il tema annuale, promosso dall’ONU, deve integrare tutto l’arco alpino.

Il 2003 sarà poi l’Anno dell’acqua. Anche qui la Svizzera ha il suo contributo da offrire. E malgrado ogni vallata abbia il suo ruscello, l’acqua non si ferma in una sola regione: scorre formando grandi fiumi. Un’immagine d’auspicio per i traguardi del turismo nazionale.

Alexander Künzle, Crans-Montana

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